First Cisl. Ieri a Padova il convegno “Geografie dell’abbandono. Il futuro dei presidi del territorio”

Giovedì, 20 aprile 2023

Dal 2015 ad oggi gli sportelli bancari nel padovano sono passati da 555 a 398, 10 Comuni della provincia sono senza alcuno sportello, mentre 28 ne hanno uno solo e altre chiusure sono state annunciate per i prossimi anni.

Il fenomeno in corso e il suo eventuale collegamento con l’impoverimento del territorio è stato al centro del convegno “Geografie dell’abbandono. Il futuro dei presidi del territorio e della società”, organizzato dalla First Cisl Padova Rovigo e tenutosi ieri mattina a Padova.

“L’idea del convegno – ha spiegato il Segretario generale della First Cisl Padova Rovigo, Alessandro Pani – è nata dopo l’annuncio di Banca Intesa sulla chiusura di una filiale su tre entro il 2025. Non possiamo arginare il fenomeno della chiusura degli sportelli, ma cosa possiamo fare per governarlo? – è l’interrogativo che si pone il sindacato - Tenendo conto soprattutto del fatto che solo il 54% degli abitanti delle province di Padova e Rovigo utilizzano l’home banking”.

“La desertificazione bancaria - ha precisato il Segretario generale della Cisl Padova Rovigo, Samuel Scavazzin - non è comunque la causa dell’impoverimento del territorio, ma la conseguenza. Se la politica non affronta questo problema in modo deciso – ha aggiunto - l’inverno demografico non si arresterà. Mi auguro che il governo, in sinergia col sindacato, attivi politiche demografiche non emergenziali. Ma ci vorranno anni per vedere i risultati. Servono quindi anche politiche migratorie sensate – ha evidenziato Scavazzin - che possano dare risposte alle esigenze attuali. Serve un tavolo di confronto importante tra impresa, politica e sindacato, per affrontare la transizione digitale e le altre”.

La giornata si è conclusa con l’intervento di Riccardo Colombani, Segretario generale nazionale della First Cisl, che ha sottolineato la necessità di “Rinnovare un sistema valoriale che metta al centro le persone e consideri tutti i portatori di interesse. Il tema della transizione deve prendere atto della denatalità e dell’indice di vecchiaia di questo paese, che è il più alto d’Europa. Credo che la politica – ha commentato - si dovrebbe impegnare per la biodiversità bancaria e per favorire le piccole banche che stanno sul territorio. La legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori che stiamo proponendo va in questa direzione. Vogliamo diventare azionisti delle banche – ha concluso Colombani - per cambiare e ridurre le disuguaglianze”.

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