Fim Cisl Veneto. “Per una giusta transizione” determinante ruolo dei lavoratori

Lunedì, 25 ottobre 2021

La transizione sostenibile e digitale nei processi di lavorazione delle aziende metalmeccaniche, e quindi la riduzione di inquinamento e spreco delle risorse, deve passare attraverso la formazione dei lavoratori.

Questo il messaggio emerso questa mattina nel corso del consiglio generale di Fim Cisl Veneto che, per l’occasione, ha presentato il progetto “Per una giusta transizione”. Progetto che è il risultato di un percorso di confronto tra un gruppo di dirigenti sindacali e responsabili di alcune imprese metalmeccaniche venete, svoltosi nei mesi di giugno e luglio con il supporto dell’Osservatorio Professioni digitali e Lavori ibridi, diretto dal professore Paolo Gubitta dell’Università degli studi di Padova. «Le nuove sfide della giusta transizione verso lo sviluppo sostenibile devono accomunare e vedere alleati sindacato e imprese – ha spiegato Nicola Panarella, Segretario generale di Fim Cisl Veneto – proprio per questo cominciamo dal progettare in modo congiunto, tra rappresentanti territoriali del sindacato e aziende, la proposta formativa. Rendere i lavoratori consapevoli dei percorsi di digitalizzazione e sostenibilità dell’azienda – ha aggiunto - significa anche rendere più sostenibile il lavoro e favorire percorsi di coinvolgimento e partecipazione”. «Per il lavoro e i lavoratori – ha sottolineato Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto –l’aggiornamento delle competenze è sempre in sé uno strumento di tutela e protezione e oggi risulta fondamentale e centrale più che mai per garantire che nessuno rimanga escluso dai profondi processi trasformativi in atto. Se la transizione green e digital non prevede azioni a sostegno delle persone - ha concluso - rischierà di essere vissuta come un pericolo anziché come un’opportunità".

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