Esenzione ticket per anziani - Da Cisl Veneto e Fnp Veneto la richiesta alla Regione di intervenire
Il meccanismo di perequazione delle pensioni rischia di avere un rovescio della medaglia, ossia la perdita dell’esenzione dal ticket per le prestazioni sanitarie specialistiche da parte delle persone over 65 in nuclei familiari il cui reddito complessivo superi i 36mila euro lordi.

Gianfranco Refosco e Tina Cupani rispettivamente Segretario Generale USR CISL Veneto e Segretario Generale FNP CISL Veneto
Oltre al lavoro sulla normativa che a livello nazionale dovrà essere fatto per rivedere tale limite reddituale familiare, a livello locale Cisl Veneto e Fnp Veneto chiedono alla Regione del Veneto di arginare il problema attraverso un intervento mirato, al pari di quanto fatto già da altre regioni, come Lombardia, o la provincia autonomia di Bolzano. La proposta di introdurre una esenzione regionale è stata già trasmessa all’assessore alla Sanità della Regione del Veneto Manuela Lanzarin, con una lettera congiunta inviata lo scorso 14 giugno, in cui si sollecita un incontro di dialogo e approfondimento.
«In attesa di un provvedimento nazionale, per il quale come Cisl stiamo facendo pressione presso il Governo, riteniamo intanto necessaria una misura correttiva a livello locale. E a tale scopo chiediamo alla Regione del Veneto l'apertura di un confronto con le organizzazioni sindacali per individuare la strada migliore – spiega infatti Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto –. È una questione di equità di accesso ai servizi e al diritto alla salute, che per tanti anziani e le loro famiglie rischia evidentemente di essere minata».
«Da alcune segnalazioni di pensionati che si sono visti revocare l’esenzione dal ticket, abbiamo studiato il problema e coinvolto le nostre sedi territoriali con una campagna informativa per raccogliere ulteriori dati» spiega Tina Cupani, segretaria generale di Fnp Veneto, aggiungendo: «La perequazione è un diritto e serve ad agganciare l’importo delle pensioni all’inflazione. Già le storture del meccanismo in vigore in Italia non hanno difeso il potere d’acquisto effettivo dei pensionati, crollato negli anni, ma perdere anche un sostegno importante come l’esenzione per le prestazioni sanitarie, frequenti in età avanzata, è davvero una beffa».