Ecotassa sulle auto. Nobis (Fim Cisl Veneto): preoccupazione per il settore automotive veneto

Venerdì, 25 gennaio 2019

La produzione di auto coinvolge, in Veneto, 176 aziende che fatturano circa 2,8 miliardi di euro e occupano 9.700 addetti.
Aziende di diversi settori, dal tessile al metalmeccanico, collocate soprattutto tra Vicenza, Padova e Treviso e attive nella componentistica: tessuti per i sedili, fari, elettronica, meccanica e altro ancora. “Nella produzione di un’auto la componentistica copre 80% del lavoro – spiega Massimiliano Nobis - e il Veneto, con la Lombardia, è la regione dove più si lavora sia per FCA che per le marche tedesche”.
L’impatto dell’ecotassa sulle auto, così come disposta dalla Legge di Bilancio 2019 del governo gialloverde, è causa di preoccupazione anche nella Fim del Veneto.
Una preoccupazione che il segretario della Fim Cisl regionale così argomenta: “Partiamo dalla considerazione che questa tassa esiste solo in Italia e che, mettendo in conto anche la seconda faccia della medaglia, cioè il bonus, la differenza di costo per chi acquista un’auto nuova può arrivare a 8.500 euro. Un differenziale importante in grado di influire molto sulle scelte del consumatore. Il punto è che il malus, la tassa finalizzata a scoraggiare l’acquirente, riguarda molte automobili prodotte in Italia e che hanno un buon mercato nel nostro Paese, a partire da diversi modelli FCA - Fiat, compresi quelli per cui lavora l’indotto veneto. Viceversa, quelle più favorite dal bonus sono tutte fabbricate all’estero. Ecco perché abbiamo chiesto al governo di ripensarci, trovando soluzioni che tengano conto anche degli interessi italiani”.
Nobis annuncia anche una prossima azione di sensibilizzazione sul tema verso la Regione del Veneto.