Donne. Infortuni Covid-19, lavoratrici venete tra le più colpite dalla pandemia

Lunedì, 08 marzo 2021

Le lavoratrici venete, nel 2020, sono state tra le più colpite dai contagi professionali da Covid-19.

Secondo le denunce di infortunio sul lavoro pervenute all’Inail alla data del 31 gennaio scorso e raccolte nel “Dossier donne - Infortuni e malattie professionali”, il Veneto ha registrato l’11,1% delle denunce femminili, il terzo dato più elevato dopo Lombardia (28,3%) e Piemonte (15,4%). Verona, invece, è stata tra le province col maggior numero di infortuni da Covid-19, quarta con il 2,9% dei casi nazionali, insieme a Varese e Brescia, dopo Milano (10,5%), Torino (7,9%) e Roma (4,1%).

Il settore maggiormente colpito è stato quello più coinvolto in prima linea nell’emergenza da Coronavirus, ossia la Sanità e assistenza sociale che ha raccolto, a livello nazionale, il 71,7% dei casi, seguito dall’Amministrazione pubblica, che include anche organismi preposti alla Sanità come le Asl, con il 9,1% delle denunce.

Tra le categorie più colpite, i tecnici della salute (con il 42% dei casi codificati), soprattutto le infermiere, seguite dalle operatrici sociosanitarie (22,4%) e dalle lavoratrici qualificate nei servizi personali (8,9%). Categorie che, sempre a livello nazionale, hanno registrato anche il maggior numero di decessi femminili per Covid-19.