Artigianato. Ebav tra pandemia e prospettive future. Oltre 37 milioni erogati negli ultimi due anni

Martedì, 12 aprile 2022

Il 2020 e il 2021 sono stati due anni caratterizzati dalla pandemia da Coronavirus, anni che hanno messo in difficoltà le famiglie e le imprese venete. In questo biennio Ebav, Ente Bilaterale Artigianato Veneto, ha fornito sostegno a investimenti, formazione, digitalizzazione e sanificazione, ma anche al reddito, borse di studio e assistenza sanitaria.

L’impegno dell’Ente e le prospettive future del comparto veneto sono stati al centro del convegno dal titolo “Pandemia e nuove sfide globali: il sostegno di EBAV a imprese e lavoratori”, svoltosi questa mattina (martedì 12) a Mestre.

“EBAV è uno strumento importante che ha come obiettivo il benessere sia dei lavoratori sia dell’economia veneta – ha spiegato il presidente Alessandro Conte - Uno strumento che le parti sociali hanno cercato di attualizzare anche con la riforma fatta nel 2020, in piena pandemia, che si propone di attivare nuovi progetti e nuove possibilità per dare riscontro alle necessità delle famiglie dei nostri lavoratori. E sempre nella pandemia – ha evidenziato - abbiamo messo insieme un progetto importante che è stato chiamato ‘Riaprire sicuri’ che ha dato risposta a 38.720 domande, erogando nel complesso 10.600.000 €, di cui 4,6 milioni per le aziende e 6 milioni per i lavoratori”.

I dati di questi due anni sono stati presentati dal direttore Oscar Rigoni. EBAV nel 2020-2021 ha erogato nel complesso 37 milioni e 187mila euro, comprensivi della manovra Riaprire sicuri.

Nel dettaglio, nel 2020 gli stanziamenti di EBAV hanno raggiunto le aziende per un totale di 7.450.000 € a fronte di 21.500 domande, soprattutto per investimenti, accertamenti sanitari, formazione, assunzioni, borse di studio per i figli. I dipendenti hanno beneficiato nel complesso di 8.175.000 € (23.600 domande), in particolare per contributi figli a carico, sostegno al reddito, acquisto e ristrutturazione prima casa, protesi dentarie, sussidio scolastico.

Nel 2021, invece, le erogazioni sono salite a 10.612.000 per le aziende a fronte di 36.100 domande, soprattutto per ristoro per Cig, sostegno controlli di sicurezza, investimenti, formazione, accertamenti sanitari, sanificazione. Ai dipendenti invece sono arrivati 10.950.000 € (39.200 domande).

Tra i servizi offerti da EBAV alle aziende e ai dipendenti vi è anche il trattamento FSBA - Cassa integrazione per l'artigianato, a favore dei lavoratori sospesi dal lavoro. Nel 2020 EBAV ha gestito 103.882 domande, con 371.400 bonifici e un totale di 135 milioni erogati, mentre da gennaio a ottobre 2021 le domande sono state 30.300, con 123.070 bonifici effettuati e 40 milioni erogati.

Nel corso del convegno si è tenuta anche una tavola rotonda su “Il futuro dell’artigianato veneto tra crisi e potenzialità” con i Segretari generali di Cisl, Cgil e Uil Veneto e i vertici regionali di Confartigianato, CNA e Casartigiani, parti sociali di EBAV.

“EBAV – ha commentato Gianfranco Refosco - ha dimostrato negli anni di saper cogliere i bisogni di lavoratori e imprese del comparto artigiano e di essere in grado di intervenire tempestivamente. Poiché la sfida maggiore per il futuro dell'artigianato è quella dell'innovazione e della trasformazione delle piccole e micro imprese – ha aggiunto - EBAV dovrà impegnarsi a sostenere gli ingredienti necessari per vincere tali sfide: la crescita delle competenze delle persone e il continuo aggiornamento delle professionalità di imprenditori e lavoratori artigiani. Come parti sociali – ha auspicato, infine, il Segretario generale Cisl Veneto - dovremo impegnarci in un nuovo patto per rafforzare e rilanciare in tale direzione la bilateralità artigiana veneta”.

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