Anteas: in Veneto gli anziani chiedono di più

Mercoledì, 30 ottobre 2019

Hanno come punto di riferimento la famiglia, ritengono che i Comuni non si interessino adeguatamente alla loro realtà, sono per lo più soddisfatti della loro condizione di pensionati ma sono poco propensi a partecipare a progetti sociali e ad attività di volontariato.
Questo il quadro dei pensionati del Veneto che emerge dalla ricerca dell’Anteas (finanziata dalla Regione) su “La condizione anziana. Tra assistenza ed esistenza” presentata ieri mattina al Centro Cardinal Urbani di Zelarino dal presidente dell’associazione Amerigo Lissandron e dal professore Ivano Spano dell’Università di Padova.
Il progetto è stato condotto su 10.001 persone residenti in 246 dei 571 comuni del Veneto scelti in proporzione alla presenza di anziani ultra 65enni. Tra i temi oggetto dell’indagine: la situazione familiare, l’abitazione, la qualità della vita, le condizioni di salute, la situazione economica, le opportunità e i servizi offerti dal territorio e quelli desiderati.
Nella nostra regione gli anziani costituiscono il 22,3% della popolazione complessiva (1.096.055 su 4.906.210 abitanti), per cui assumono sempre più importanza le politiche sociali volte a potenziare le loro condizioni di benessere e il grado di autonomia.
Dall’indagine emerge la convinzione degli anziani di un “non adeguato interessamento” da parte dei Comuni alle loro necessità, sia per quanto riguarda i servizi socio-assistenziali che quelli ricreativi, e sono richiesti più assistenza e servizi presso la propria abitazione. Tuttavia, la maggior parte degli intervistati si dichiara poco disponibile a partecipare a progetti sociali e ad attività di volontariato (61%).