5° congresso regionale di Fns Cisl Veneto: riconfermato segretario generale Stefano Pegoraro

Lunedì, 07 aprile 2025

Sul versante della Polizia penitenziaria e dei Vigili del fuoco le criticità già note e perduranti: una carenza di organico divenuta purtroppo ormai strutturale, dotazioni e risorse non adeguate, rischi per la sicurezza sul lavoro e aumento di decessi o gravi invalidità legati al servizio. Questi i fronti su cui continuerà ad essere impegnata in prima linea la Segreteria di Fns Cisl Veneto, categoria dei Vigili del fuoco e della Polizia penitenziaria, che anche per i prossimi quattro anni sarà guidata da Stefano Pegoraro insieme a Giuseppe Terracciano di Padova, con il ruolo di segretario generale aggiunto, e Roberto Galtarossa di Padova. A stabilirlo l’assemblea dei delegati e delle delegate della federazione riunita venerdì 4 aprile a Monselice (Padova) per il suo 5° Congresso regionale.

«La Polizia penitenziaria e i Vigili del fuoco sono due categorie lavorative oggi altamente a rischio – sottolinea Pegoraro –. I primi si trovano a fronteggiare sovraffollamento dei luoghi di detenzione (la nostra è la terza regione per indice di sovrappopolamento dopo Puglia e Lombardia) e strutture penitenziarie obsolete, carenza di organico e sovraccarichi di lavoro, gestione difficile di sempre più detenuti in fragilità psichiatrica, con un aumento evidente dei casi di aggressione. I secondi devono fare i conti con un insufficiente turnover del personale, stipendi inferiori alla media europea, e un ruolo spesso non riconosciuto soprattutto sul fronte della gestione delle emergenze e del soccorso in situazioni estreme, con strumentazioni in alcuni casi non di ultima generazione». «È un dato di fatto – prosegue – che lavorare in questi due ambiti non sia più come qualche anno fa: puntualità, scrupolosità e correttezza nello svolgere le proprie mansioni non sono più le sole condizioni sufficienti per essere un buon professionista. Basti pensare ai rinvii a giudizio per gli interventi di Natisone e Chiavari, due tragedie che hanno colpito duramente le famiglie delle vittime e il personale soccorritore, anche dei Vigili del fuoco. Per questo continueremo ad evidenziare alla politica e alle istituzioni la necessità di una presa di posizione per fronteggiare e risolvere queste croniche problematiche».

Ripercorrendo il lavoro fatto in questo ultimo mandato sul fronte della tutela della Polizia penitenziaria, Pegoraro ha ricordato tra le varie iniziative la trattativa tra l’Amministrazione penitenziaria regionale e le organizzazioni sindacali, durata circa cinque anni, per migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro e il benessere generale del personale della Polizia penitenziaria in servizio negli istituti del Triveneto. Tra i risultati ottenuti, anche l’arrivo di figure professionali incaricate dalla sanità pubblica per la gestione dei soggetti psichiatrici (come previsto dalle norme vigenti) alla Casa Circondariale di Belluno, prima lasciata esclusivamente alla sorveglianza dei poliziotti penitenziari: «Abbiamo evidenziato l’importanza di intervenire sulle strutture penitenziarie per adeguarle alle nuove regole di detenzione e di creare protocolli con le varie Asl per governare i soggetti psichiatrici – afferma Pegoraro –. In più c’è la necessità di assumere quanto prima personale sanitario con varie qualifiche: dai medici, agli infermieri, agli educatori».

Passando poi ai Vigili del fuoco, Pegoraro lancia l’allarme su molteplici criticità, tra tutte: «Abbiamo numeri di personale sempre più bassi, uffici amministrativi con importanti arretrati lavorativi, praticamente tutti i Comandi della regione hanno a disposizione un’unica partenza operativa completa, personale RTP (Ruolo Tecnico Professionale) da incrementare con passaggi di qualifica strutturati su tempi biblici. In più non riusciamo a fare formazione, e questo determina ricadute negative su qualità e risposta dell’intero impianto di soccorso tecnico a scapito anche della sicurezza degli stessi operatori, che a seguito di interventi d’emergenza soffrono spesso di disidratazione, ipotermia, stress da adrenalina».

«Programmazione e investimenti per la sicurezza delle persone non possono che tradursi in un nuovo piano carceri che riduca il sovraffollamento e rafforzi gli organici della Polizia penitenziaria – ha dichiarato il segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini –. Parimenti, investire nel rafforzamento degli organici dei Vigili del fuoco e implementare le risorse per rendere attrattive queste professioni è più che mai fondamentale per garantire da un lato dignità e tutele ai lavoratori, dall’altro qualità dei servizi ai cittadini».

Con il titolo “Responsabilità e partecipazione”, il Congresso ha visto la presenza anche del segretario generale di Fns Cisl nazionale Massimo Vespia.