Verona. Oggi due morti sul lavoro. Cisl: “Non si deve scegliere fra vita e reddito”

Martedì, 21 giugno 2022

Ancora morti sul lavoro e ancora una volta a Verona. Un giovane agricoltore di 26 anni, Marco Accordini è deceduto in seguito ad un incidente con il trattore mentre lavorava nella tenuta di famiglia a Mazzurega, frazione di Fumane.

Da una prima ricostruzione sembra che Accordini si trovasse con il trattore su un tratto in pendenza e, facendo retromarcia, il mezzo avrebbe urtato un muretto rovesciandosi. Nonostante i soccorsi dei Vigili del Fuoco e dell'elicottero di Verona Emergenza, il giovane imprenditore è morto per i traumi riportati.

Sempre nella giornata di oggi e sempre nel Veronese, per la precisione a Legnago, ha perso la vita anche un operaio di 52 anni. L’uomo sarebbe stato travolto e schiacciato da una pesante matassa di ferro che stava scaricando da un camion in un’azienda della zona.

“Serve una svolta culturale, politica e sociale – ha commentato il Segretario generale Cisl Verona Giampaolo Veghini - affinché il modello di sviluppo economico territoriale sia fondato sul principio che un’azienda sicura è più produttiva e competitiva e che non si debba scegliere fra vita e reddito, fra salute e lavoro, fra sicurezza e sopravvivenza”.

“Purtroppo – ha aggiunto Matteo Merlin, Segretario generale Fai Cisl Verona - siamo ancora una volta costretti a commentare con dolore la notizia di una morte sul lavoro. Questa volta a perdere la vita è stato un giovane lavoratore impegnato su un campo della nostra Valpolicella. Morire a 26 anni – ha dichiarato Merlin - di per sè è già una tragedia, morire lavorando è ancor più grave. Crescita economica e sviluppo produttivo non devono andare di pari passo con l’aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro”.

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