Verona. Terzo incidente mortale sul lavoro in due giorni. Refosco (Cisl Veneto): “Fermare questa strage”
Solo ieri la provincia di Verona piangeva due morti sul lavoro, oggi il terzo incidente. Dopo Marco Accordini, 26 anni, schiacciato dal trattore che si è ribaltato mentre lavorava nei campi a Fumane, e Rossano Raimondi, 52, travolto da una matassa di ferro a Legnago, nella mattinata di oggi a Brenzone, sul Lago di Garda, un operaio sessantacinquenne è morto dopo essere precipitato da un’altezza di 5 metri.

Sembra che l’uomo stesse eseguendo dei lavori di ristrutturazione in una casa vacanze di proprietà di cittadini tedeschi quando, per cause ancora da accertare, è caduto morendo per i traumi riportati.
Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 con un'ambulanza e l'elicottero, assieme ai Vigili del Fuoco, i Carabinieri di Malcesine e i tecnici dello Spisal dell'Ulss 9 Scaligera.
"È una settimana nera per il lavoro in Veneto quella che stiamo vivendo, in un anno segnato da una preoccupante crescita degli infortuni gravi e mortali – commenta Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto - Bisogna intervenire per fermare questa vera e propria strage sul lavoro, partendo dai settori più a rischio, che si confermano essere l'edilizia, l'agricoltura e il settore metalmeccanico. Proprio questa mattina, in occasione della riunione del Comitato Regionale di Vigilanza per la Sicurezza sul Lavoro – aggiunge Refosco - abbiamo sollecitato l'avvio dei lavori dei tavoli di settore previsti dal Piano Strategico, tavoli che la Regione si è impegnata ad attivare con urgenza".