Lavoro, conciliazione e violenza di genere. Ricerca Fondazione Corazzin su parità uomo e donna in Veneto

Venerdì, 11 novembre 2022

Sono state 1.141 lo scorso anno in Veneto le richieste di aiuto rivolte da donne al numero antiviolenza e stalking 1522. Il dato, allarmante, emerge dalla ricerca “Parità di genere in Veneto”, realizzata dai ricercatori della Fondazione Corazzin Francesco Peron e Stefano Dal Pra Caputo e promossa da Cisl Veneto e Coordinamento Donne della Cisl.

Secondo lo studio, presentato ieri, giovedì 10, nella sede della Cisl Veneto a Mestre, analizzando i dati Istat, si è registrato un calo nel periodo compreso tra il 2015 e il 2017, anno in cui le chiamate sono scese a 475, ma dal 2018 il numero è tornato ad aumentare in maniera costante fino a superare le 1.000 chiamate nel 2021.

“Purtroppo – hanno sottolineato Peron e Dal Pra Caputo - la maggior parte degli utenti che si rivolge al 1522 è costituito da donne: ben il 97,6% delle 1.169 chiamate totali. Percentuale in crescita rispetto al 2013 quando, su 1.071 chiamate, le donne rappresentavano il 93% circa contro il 7% degli uomini. Le fasce d’età maggiormente coinvolte sono quelle comprese tra 35 e 44 anni (18%) e tra 45 e 54 anni (15,5%), seguite dalle giovani tra 25 e 34 anni (12,4%). Poco incide, invece, la condizione familiare – hanno aggiunto i due ricercatori della Fondazione Corazzin - Delle 1.141 vittime che si rivolgono al numero antiviolenza il 42,1% sono nubili e il 38,1% sposate/conviventi. Un 10% circa è costituito poi da donne separate o divorziate”.

Ma qual è la violenza più denunciata dalle donne venete?

Al primo posto tra i motivi della chiamata risulta la violenza fisica (46,5%), seguono violenza psicologica (32,4%) e violenza sessuale (11,4%), mentre inizia ad emergere il tema del mobbing sul luogo di lavoro (0,3%).

In aumento la percentuale femminile anche tra le vittime di omicidi volontari. In base ai dati del Ministero dell’Interno, in Veneto nel 2021 su 20 omicidi commessi, 14 sono vittime di sesso femminile (9 su 15 nel 2020). Di queste, 11 in ambito familiare/affettivo e 6 per mano del partner o ex partner.

I ricercatori della Fondazione Corazzin hanno fatto anche un confronto tra le donne che si rivolgono al 1522 e il tasso di occupazione maschile.

È emerso che, dal 2013 al 2019, ad un incremento del mercato del lavoro in Veneto con un aumento del tasso di occupazione maschile dal 72,7% al 76%, è corrisposta una diminuzione delle violenze segnalate, che sono passate da 991 nel 2013 a 475 nel 2017, per poi tornare leggermente a salire nel biennio 2018/2019. Tuttavia, nel 2020 e 2021, quando è crollata l’occupazione maschile (anche per effetto della pandemia da Covid 19), contemporaneamente si è registrato un forte aumento delle chiamate al 1522 (dati Istat).

La ricerca ci fornisce anche una fotografia sulla disparità di genere nel mondo del lavoro.

In base allo studio elaborato da Fondazione Corazzin su dati della Regione Veneto, si può notare una profonda differenza salariale tra uomo e donna all’interno della coppia, con o senza figli. “In tutti i casi – hanno evidenziato Francesco Peron e Stefano Dal Pra Caputo - l’uomo guadagna più della donna (63,5% contro il 21,3%), differenza che si accentua (76% contro 14,2%) se uno dei due partner lavora part-time. Da considerare, comunque – hanno concluso - che quest’ultima soluzione è scelta soprattutto dalla donna che deve conciliare gli impegni di lavoro con la cura di casa e famiglia”.

“Anche quest’anno – ha commentato Cinzia Bonan, Segretaria Cisl Veneto - le analisi dei dati ci confermano che il mondo femminile va subito in sofferenza quando il sistema socio-economico deve affrontare una crisi. Bisogna continuare a lavorare sulle politiche di genere per creare una cultura lavorativa e familiare che permetta alle donne di rafforzare il loro ruolo nella società a partire dai luoghi di lavoro. La Cisl è da sempre impegnata a promuovere e sostenere la piena realizzazione delle donne, ma – ha sostenuto - abbiamo bisogno di strumenti che garantiscano l’applicazione delle leggi già esistenti in Italia contro violenze e disparità di genere”.

“Una ricerca molto importante questa della Fondazione Corazzin - ha dichiarato la Consigliera delle pari opportunità del Veneto Francesca Torelli, presente all’incontro - perché solo partendo dai numeri si riuscirà ad uscire da un modello culturale che vede una forte disparità di genere in favore degli uomini. Bisogna razionalizzare il fenomeno, è necessario fare prevenzione e sensibilizzazione, partendo già dalla scuola”.

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