Iscos Veneto. Cibo e vestiario per i migranti della “rotta balcanica”

Giovedì, 26 agosto 2021

Non si ferma in Veneto l’impegno dell’Iscos (Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo, nato nel 1983 all’interno della Cisl) nei confronti dei profughi in viaggio sulla rotta balcanica.

Nei giorni scorsi sono stati consegnati a Bihac, in Bosnia, all’associazione umanitaria No Name Kitchen due container provenienti da Zanè, nel Vicentino, contenenti vestiario estivo, scarpe, tende, mascherine, gel e disinfettanti, oltre a 18 quintali di riso raccolti grazie a Fai Cisl Veneto.
“Con questo invio abbiamo concluso la consegna di materiale estivo – ha dichiarato Giancarlo Pederzolli, coordinatore regionale Iscos Veneto – Si tratta di beni di prima necessità per i migranti che affrontano la ‘rotta dei Balcani’, passaggio obbligato per quanti provengono da Grecia e Turchia per poter accedere all’Europa settentrionale e occidentale. Molti di loro, purtroppo, vengono bloccati ai confini, dove sono privati di scarpe, soldi e dei loro pochi averi”.
Nell’immediato futuro l’Iscos Veneto ha in programma l’invio, a inizio settembre, di viveri, mentre verso ottobre-novembre è prevista la consegna di vestiario invernale.
“Negli ultimi tempi – spiega Pederzolli - si è fatta più pressante la richiesta di alimenti, anche per bambini, da destinare alle mense popolari per migranti in Grecia in seguito dell’aumento dei profughi dovuto ai recenti eventi verificatisi in Afghanistan. Non parliamo più – precisa il coordinatore regionale Iscos Veneto – di uomini alla ricerca di un futuro migliore in Europa in attesa di un ricongiungimento con i familiari, ma di intere famiglie con figli anche in tenera età”.

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