Cambio di stagione, anche in Veneto

Domenica, 28 agosto 2011

L'intervento del Presidente Napolitano ha chiuso anticipatamente la stagione delle dichiarazioni, delle parole e dei propositi che hanno caratterizzato questa estate più delle precedenti. Il messaggio del Capo dello Stato, timone autorevole del bastimento Italia, richiama tutti alla svolta di un'azione forte e comune per portarci fuori dalla tempesta.

L'attenzione è puntata sulla manovra che deve togliere 45 miliardi di euro dal conto delle disponibilità pubbliche e private per ridurre effettivamente una prima parte del debito pubblico. La Cisl insiste affinché questo forzato risparmio sia realizzato con equità: chi ha tanto mette di più di chi ha poco. Siamo convinti, oltretutto, che, sempre per usare parole di verità, siamo solo ai primi passi di una lunga marcia nel risanamento dei conti e per lo sviluppo: se ben fatti ci daranno il giusto slancio per proseguire.

In tutti i casi la manovra non sarà sufficiente a risolvere tutti i problemi, ne potranno farlo il governo nazionale ed il Parlamento. Serve un impegno anche da parte dei governi locali. Come a livello nazionale, anche in quello locale, l'apporto delle Parti Sociali è infine indispensabile in almeno tre questioni: creare un reale (non effimero!) consenso sociale sulle scelte che comportano piccoli o grandi sacrifici o rinunce, irrobustire la competitività delle imprese, allargare l'occupazione (anche attraendo nuovi investimenti).

Nella nostra regione ci sono tutte le condizioni (tavoli di partecipazione compresi) per realizzare questo cambio di stagione. L'estate veneta ci ha portato tante dichiarazioni, moltissime parole ma anche qualche utile proposito su quasi tutti i temi che esigono risposte concrete.

Ad esempio. Sul taglio dei costi della politica il presidente Zaia ha proposto di ridurre a metà il numero dei consiglieri regionali. Bene: si faccia perché si può fare aggiungendo nel conto anche l'abolizione dei vitalizi e una sostanziale riduzione dei rimborsi spese.  Aggiungiamo: si può fare qualcosa di più anche coinvolgendo Comuni e Province per ridurre al minimo indispensabile la moltitudine delle società pubbliche, consorziando servizi, razionalizzando la rete ospedaliera, potenziando la lotta all'evasione fiscale.

Ad esempio. Sull'incremento della produttività c'è stata la sollecitazione del presidente degli industriali Tomat. Il tema posto è prioritario. Perché non ricercare quindi possibili soluzioni anche fortemente innovative, magari usando lo strumento della bilateralità? Partendo magari dagli spazi aperti dalla riforma della contrattazione completato dall'accordo sulla rappresentanza dello scorso giugno.

Ad esempio. Sull'occupazione e gli investimenti, mettendo a frutto la capacità veneta di gestire gli ammortizzatori sociali, la bilateralità, i contratti di solidarietà (di cui esiste la versione "estensiva"), la stessa realtà del Fondo Pensione Solidarietà Veneto?

La manovra di stabilizzazione finanziaria concluderà il suo iter nel giro di poche settimane. Non vorremmo che, dal giorno dopo la sua approvazione, l'unica discussione sia quella del parlarne bene o male. Se la nostra speranza, come quella di tutti, è che l'estate climatica duri più a lungo possibile non è così per quella politica. Serve un autunno dove, più che proclamare il massimo, si faccia, cocciutamente, il necessario.