Sciopero postali

Giovedì, 20 dicembre 2007

27 DICEMBRE: SCIOPERO LAVORATORI POSTALI DEL VENETO
Braccia incrociate giovedì prossimo per i circa 8000 lavoratori degli sportelli, portalettere e recapito delle poste venete. Al centro della protestala carenza di personale e la mancata sicurezza nei posti di lavoro

Il giorno 27 dicembre nel Veneto si chiuderanno i circa 1100 uffici postali e non si recapiterà la posta per la protesta dei lavoratori di questa regione.

Lo sciopero è stato indetto dalla Slp-Cisl del Veneto.
“A distanza di un anno – dichiara Fabio Colombo, segretario generale Slp-Cisl Veneto - questa organizzazione sindacale può in coscienza dire di aver fatto tutto il possibile per indurre l'azienda ad attuare l'accordo del 15 settembre 2006, ma quell'accordo con i suoi limiti e i suoi pregi era frutto della volontà delle parti di sviluppare e rafforzare l'azienda sul mercato. Oggi la situazione è cambiata”.
“A nostro avviso – prosegue - nel recapito notiamo la mancanza di una volontà a rafforzare e riordinare il settore. Si stanno esternalizzando grosse fette di lavoro ai competitors, particolarmente aggressivi in questa regione, a causa della scadere della qualità del servizio, per la confusione organizzativa della logistica e dei trasporti e per l'incompetenza di chi doveva organizzare un servizio e l'ha invece sfasciato. Gli accordi tra Poste ed Agenzie di recapito fatti con la benedizione del Ministero della Comunicazione, ci fanno capire che l'azione europea per rimandare la liberalizzazione del settore non ha senso in questo Paese dove si preferisce appaltare ed esternalizzare favorendo imprenditoria privata con bassi costi e basse tutele del personale”.
Negli uffici postali i carichi di lavoro per i circa 8000 dipendenti sono diventati insostenibili a causa della carenza ormai storica di personale, del proliferare di nuove figure professionali sottratte alla sportelleria, del difficile clima determinato da pressioni commerciali e raggiungimento di budget non conguenti alle potenzialità della clientela e degli uffici. La qualità del servizio che si è potuto mantenere è merito esclusivo degli sforzi del personale che ha favorito i ricavi dell'azienda ottenendo solo nuove e sempre più pesanti richieste. Mancano poi la necessaria formazione e gli strumenti necessari per lavorare in sicurezza nei confronti delle molteplici rapine che si sono verificate negli ultimi mesi.
“Non è da escludere – conclude Colombo - nei prossimi mesi uno sciopero generale nazionale se i lavoratori non avranno presto le risposte che chiedono e la garanzia del loro lavoro. Ci scusiamo con gli utenti per il disagio che verrà arrecato a loro, visto che, oltre allo sciopero, ci saranno due giorni di festa e quindi per tre giorni consecutivi le persone non potranno recarsi agli uffici postali e non verrà consegnata loro la corrispondenza”.

Mestre, 20 dicembre 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto

Monica Borga

Slp Cisl, contrattazione