Mario Siviero nuovo segretario Femca Cisl Veneto

Giovedì, 05 novembre 2009

L'elezione questa mattina nel corso del consiglio generale della categoria a Vicenza. Al centro dell'attenzione anche lo stato di salute del settore
E' Mario Siviero il nuovo segretario generale Femca-Cisl Veneto.
L'elezione questa mattina dal consiglio generale della categoria che si è riunito al "Viest Hotel" a Vicenza. Siviero prende il posto di Alfio Calvagna che nei giorni scorsi è stato eletto segretario provinciale Cisl Treviso.
"E' un momento di cambiamento che doveva arrivare - ha detto Calvagna -. Ci attendono grandi sfide adesso: il governo della crisi, i contratti nazionali del lavoro, la rappresentanza e i rapporti con le altre organizzazioni. Lascio la categoria sereno per quanto fatto, ma anche per il suo futuro".
Nato nel 1959, Mario Siviero ha lavorato alla Walles di Bassano del Grappa dal 1975 al 1982, quando è entrato a far parte della Filta, la categoria del settore tessile della Cisl, proprio di Bassano. Nel 1986 è passato alla zona di Thiene-Schio fino agli anni '90 quando ha iniziato a seguire i grandi gruppi industriali del tessile come la Lanerossi.
Nel 1999 è stato eletto segretario generale Filta Vicenza, che poi nel 2001 con la fusione del settore chimico è diventata Femca, sempre guidata da lui.
"Ringrazio per la fiducia accordata - ha detto Siviero -. Il nostro obiettivo adesso è governare questa crisi che ha colpito in maniera pesante i settori da noi seguiti. Ma a mio avviso dobbiamo anche ricominciare a tutelare i lavoratori. Troppo spesso infatti si sente parlare di tutela del lavoro, per noi dev'essere altrettanto importante pensare alle persone"
In Veneto la Femca, dati del tesseramento del 2008, raccoglie 17.703 iscritti, 11.457 della moda, 5.094 del chimico e 1.152 dell'energia.
In questo 2009 il numero dei dati ha però fatto registrare un importante incremento nelle varie strutture sia per l'attività sindacale che viene compiuta nei territori, sia a causa della crisi che ha colpito il comparto.
A subire le conseguenze maggiori sono stati i settori della concia nel vicentino, dell'occhialeria nel bellunese, del tessile-abbigliamento a Treviso e Padova, la questione non ancora risolta del petrolchimico nel veneziano e l'area dell'artigianato dove si registra un calo degli addetti del 10% sia nel tessile che nel chimico.
Circa 32500 dei 130 mila addetti dell'area moda in Veneto (circa il 25%) sono in cassa integrazione o mobilità. Stessa sorte per 10.400 dei 52 mila dell'area chimica (circa il 20%).
"Oggi con questa elezione diamo un vero esempio di democrazia e pluralismo del sindacato - ha detto Franca Porto, segretaria generale Cisl Veneto -. I settori che compongono la Femca, nel loro insieme hanno una funzione strategica. Non dobbiamo più leggere e puntare sul numero di occupati, ma porre l'accento sul volume delle produzioni, le capacità di penetrazione nei mercati mondiali per portare prodotti italiani e attivare una filiera che mantenga qui la testa pensante. Il valore strategico della categoria è cambiato in questi anni, passando da settore che offre posti di lavoro a settore che offre lavoro qualificato se pur con meno persone".
"Non sono troppo convinto di quello che ci stanno dicendo gli economisti che abbiamo già toccato il fondo della crisi - ha detto Sergio Gigli, segretario generale Femca-Cisl nazionale -, oggi dobbiamo pensare che tanti settori non torneranno più come prima e alcuni appartengono proprio alla nostra federazione e sono soprattutto quelli collegati all'energia. In America gireranno le 500 e l'industria automobilistica sta effettuando forti investimenti sulla diversificazione dei carburanti e la riduzione dei consumi. I prodotti raffinati in Europa finiscono negli Stati Uniti. Quello che mi chiedo è se gli investimenti che la politica ed il governo hanno deciso di effettuare sull'energia sono soldi spesi bene. Forse in Italia invece di 12 rigassificatori ne possono bastare 5 e il resto degli investimenti puntato su altri settori come ad esempio il tessile abbigliamento che è ormai l'unico che esporta e usa manodopera femminile. Sulla chimica - ha concluso Gigli - è strategica per il governo, ma a mio avviso non gode del sostegno necessario soprattutto in quella di base".
Mestre, 5 novembre 2009
Ufficio Stampa
Monica Borga

Femca Cisl