Welfare aziendale: il precursore è Ceramiche Dolomiti

Mercoledì, 21 luglio 2010
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Continua a far clamore l'accordo sul welfare aziendale sottoscritto un anno e mezzo fa dalla Luxottica, leader mondiale nella produzione di occhiali (65 mila dipendenti nel mondo, 130 mercati nazionali) per i dipendenti ed le loro famiglie in Italia dove l'azienda opera con 7 stabilimenti e circa 7.800 dipendenti. Ce ne parla Aldemar Soccol (padre bellunese, perito minerario che gira il mondo e madre colombiana) rappresentante Rsu della Femca Cisl e animatore di www.luxotticacisl.it/ il social network dei lavoratori dipendenti della Luxottica.
"I numeri sono positivi: nel 2009 sono stati assegnati contributi per i libri di testo scolastici a 1.050 lavoratori per un importo complessivo di 150 mila euro e sono stati utilizzati circa 7.700 carrelli spesa del valore di 100 euro. Pochi giorni fa si sono poi definiti gli interventi per il 2010 confermando i buoni libro ed il carrello spesa ma anche aggiungendovi la sanità integrativa. Questo non ha escluso il fatto- prosegue Aldemar- che come Cisl si abbia avanzato delle proposte di miglioramento del sistema. In particolare nel suo punto debole: la limitata possibilità dei lavoratori di incidere nella creazione della "cassa sociale" da cui si attingono, di anno in anno, le risorse per il welfare aziendale".
L'esempio Luxottica ha contagiato anche la De Rigo, grande azienda del freddo, con due stabilimenti nel bellunese: Trichiana e Sedico, in totale circa 240 dipendenti. Il primo di giugno sottoscrive con Rsu e sindacato un accordo ponte che, in relazione al rinnovo del contratto aziendale, da avvio ad una forma di sanità integrativa a favore dei propri dipendenti. I costi - precisa Bruno Deola, segretario della Fim locale- sono a totale carico dell'azienda, 200 euro pro capite, con la facoltà dei lavoratori di allargarne i benefici a coniuge e figli pagando di tasca propria.
Ma la portabandiera del welfare aziendale è la Ceramiche Dolomiti (oggi Idelstandard). L'azienda, che da anni opera nell'ambito della qualità totale, ha costituto ancora nel 1986 la Fondazione Attilio Bandiera (uno dei fondatori dell'azienda) il cui scopo, recita lo statuto, è di "finanziare attività e servizi di utilità sociale e culturale a favore dei dipendenti della Ceramiche Dolomite". "E' il braccio operativo - così lo definisce Nicola Brancher dirigente della Femca Cisl bellunese- degli accordi sindacali che vengono nel tempo sottoscritti in materia". Ad esempio il rimborso delle spese per visite mediche specialistiche, ticket compreso ma poi anche contributi per i libri di testo,asilo nido e scuola materna,interessi sui mutui casa, spese dentistiche, ecc. Qualità totale, appunto.

ust belluno