CSA Luxottica: 2.516 associati e 270.441 euro erogati nel 2018

Giovedì, 11 luglio 2019

Un altro anno da record per CSA, la Cassa Solidarietà Aziendale Lavoratori Luxottica istituita dai lavoratori, su proposta delle organizzazioni sindacali, nel 1996. Aumentano sia il numero dei lavoratori iscritti che la portata delle erogazioni. Si amplia lo spettro delle prestazioni e si lanciano nuove sfide, come quella di allargare l’esperienza della Cassa a livello territoriale. I risultati raggiunti nell’ultimo anno, la rendicontazione sugli impieghi delle risorse e le novità per il 2019, dopo essere state al centro dell’assemblea annuale dei soci, sono state illustrate questa mattina nella sede Cisl di Belluno dal presidente della CSA Fabrizio Campedel, dal vicepresidente Diego Palmeri e dal consigliere del Cda Paolo Chissalè.
La Cassa Solidarietà Aziendale Lavoratori Luxottica (CSA) è uno strumento di welfare contrattato istituito nel 1996. Attraverso un fondo speciale appositamente creato, ha lo scopo di sostenere economicamente i dipendenti che vi aderiscono ed è gestita in autonomia dai lavoratori attraverso la partecipazione diretta. I soci svolgono un ruolo attivo nell'elezione degli organi e nella formulazione delle proposte. La Cassa rappresenta un esempio virtuoso di welfare contrattato a livello aziendale ed è presente negli stabilimenti Luxottica di Agordo, Sedico, Cencenighe, Pederobba e Lauriano Po (TO).
I lavoratori associati ad oggi sono 2.516. Nel 2018 sono stati erogati contributi pari a 270.441 euro, di cui 187.142 euro per spese sanitarie, 7.200 per interventi straordinari, 25.300 per spese universitarie, 25.000 per assegni di maternità, 22.599 per apparecchi ortodontici e protesi, 2.000 per ausili per disabilità e 1.200 per spese funebri. La quota associativa è pari a 10 euro netti mensili di cui 4,10 lordi a carico dell’azienda.
“Dopo oltre 23 anni di vita - aggiunge il consigliere di amministrazione della Cassa Paolo Chissalè - la CSA ha maturato competenze e potenzialità tali da intraprendere nuove strade; il perimetro aziendale ci sta stretto e ci piacerebbe valorizzare l’esperienza della nostra associazione portandola ad un livello territoriale, facendone beneficiare anche coloro che non hanno la fortuna di lavorare in una grande azienda dove le opportunità di welfare sono numerose e importanti. Per fare questo serve un accordo sindacale”.