Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro. Cisl Cgil e Uil Veneto domani in piazza a Vicenza

Lunedì, 19 luglio 2021

Una manifestazione contro le stragi sui luoghi di lavoro e per sostenere la Piattaforma nazionale e la vertenza regionale su Salute e Sicurezza.

Con lo slogan “Fermiano la strage nei luoghi di lavoro”, Cisl, Cgil e Uil Veneto, insieme ai Segretari generali Gianfranco Refosco, Christian Ferrari e Roberto Toigo e delegati e RLS delle aziende, manifesteranno alle 18 di domani, martedì 20 luglio, in piazza dei Signori a Vicenza.

Secondo l’ultimo rilevamento dell’Inail, infatti, nei primi 5 mesi del 2021, in Veneto sono state registrate 27.177 denunce di infortunio sul lavoro (+17,6% rispetto allo stesso periodo del 2020), quelle con esito mortale sono state 35 (+25%), mentre quelle di malattia professionale 1.439 (+55,9%).

Inoltre, tra i mesi di marzo 2020 e maggio 2021, sono state rilevate 18.540 denunce per contagio da Covid 19 in occasione di lavoro (il 10,6% del totale nazionale), di cui 28 con esito mortale. Il 74,3% dei contagi ha riguardato le lavoratrici, segno di quanto le donne siano state decisive durante i mesi più duri della pandemia per garantire non solo prestazioni sanitarie, ma anche tutti i servizi essenziali.

“I numeri parlano chiaro – dichiarano Refosco, Ferrari e Toigo – con la ripartenza delle attività economiche hanno ripreso la corsa anche gli infortuni e gli incidenti mortali per i lavoratori. La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono le nostre principali priorità, sono valori e principi irrinunciabili. La comprensibile voglia del mondo delle imprese di recuperare quanto perso durante i mesi di blocco non può e non deve tradursi in minori investimenti nella sicurezza e nella formazione. Abbiamo ottenuto, lo scorso 29 giugno, la riapertura del Tavolo sul Piano strategico regionale su salute e sicurezza – proseguono i Segretari di Cisl Cgil e Uil – Va riaggiornato e, soprattutto, va fatto il punto su ciò che non ha funzionato: chiediamo ad esempio il rafforzamento degli enti di vigilanza, a partire dal Dipartimento Prevenzione della Regione Veneto e dagli Spisal”.

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