6 settembre. 1850. Cavedalis emigrato in patria

Martedì, 06 settembre 2011

Il Lombardo Veneto pubblica un articolo con cui Cavedalis si difende dall'accusa di disonore per essere rimasto nella sua Spilimbergo anziché aver affrontato l'esilio. L'accusa più infamante è di aver approfittato del suo ruolo di mediatore con gli austriaci nella resa di Venezia per evitare che il suo nome fosse tra i 40 proscritti. In realtà, il comportamento di Cavedalis fu impeccabile. Il suo esempio dimostra che non sono da considerarsi emigrati solo quelli andati oltre confine, ma anche i rimasti in patria costretti però all'inattività e a subire calunnie. Tra chi lo difende, Pier Fortunato Calvi.