ZES Venezia-Rovigo. Sì dai sindacati

Lunedì, 03 giugno 2019

“La nascita di una Zes nel nostro territorio sarebbe utile per riconfermare la vocazione industriale e manifatturiera, per creare le condizioni infrastrutturali e logistiche funzionali alle grandi rotte di scambi commerciali e soprattutto per dare opportunità di sviluppo a quelle aree e comunità oggi fortemente in sofferenza”.
Cisl, Cgil e Uil di Venezia e Rovigo, in un comunicato stampa congiunto, tornano a invocare la creazione di una Zona Economica Speciale nella loro area metropolitana.
Le Zes sono territori caratterizzati da particolari benefici fiscali e dalla possibilità di usufruire di alcune semplificazioni procedurali e doganali allo scopo di realizzare condizioni favorevoli alle imprese.
I sindacati ricordano che le superfici potenzialmente coinvolte coprono circa 385 ettari e vedono già la presenza di aree fortemente degradate, come quelle che insistono nell’area di Porto Marghera.
“Dal nostro punto di vista – sottolineano i sindacati - sono prioritarie le questioni occupazionali: qualità e quantità del lavoro, a cominciare dalla manifattura, dalla logistica e nell’ambito degli appalti operanti nelle aree; il rispetto integrale dei contratti collettivi nazionali di lavoro; l’attenzione alla sicurezza e alla legalità; la formazione continua a partire dai percorsi scolastici; una modalità stabile di confronto tra le parti sociali in tutte le fasi della vita della Zes che garantisca la realizzazione degli impegni assunti reciprocamente”.
A tale scopo Cgil, Cisl e Uil di Venezia e Rovigo chiedono un confronto tra tutte le forze politiche, economiche e sociali.