Veneto. Quota 100 per 11.145 lavoratori

Mercoledì, 24 luglio 2019

Quota 100 si conferma, a distanza di 7 mesi dalla sua introduzione, un provvedimento poco adatto al mondo del lavoro del Veneto.
Delle 162.603 domande che l’Inps dichiara di aver ricevuto alla data del 22 luglio (quasi tutte tramite i patronati) solo 11.145, pari al 7%, arrivano dal Veneto.
Una percentuale sottodimensionata rispetto al peso occupazionale della nostra regione nel contesto nazionale, sia sotto il profilo della quantità dei lavoratori (dipendenti ed autonomi) che della anzianità contributiva (uno dei due requisiti necessari per l’accesso al pensionamento anticipato).
Anche i confronti con altre regioni portano allo stesso risultato.
Dalla Sicilia (la cui popolazione residente è simile a quella del Veneto) sono infatti pervenute 15.228 domande, oltre 4.000 in più.
Un numero superiore di domande, 11.470, è arrivato anche dalla Puglia, che conta però 850 mila abitanti in meno.
Quota 100 sembra anche poco interessante per i lavoratori dipendenti del privato.
Qui i numeri forniti dall’Inps si fermano alla dimensione nazionale: solo il 37% delle domande (59.642) riguarda questi occupati. Più gettonata, sempre in proporzione a totale degli occupati, tra gli autonomi: oltre 31mila i richiedenti. Massimo successo invece tra i dipendenti pubblici: sono 51.913 quelli che puntano a pensionarsi grazie a questo provvedimento.
Non a caso i sindacati hanno ripetutamente lanciato allarmi sulla conseguente mancanza di personale in settori strategici, già carente in molte situazioni, come la scuola, la sanità e in altri servizi pubblici.