Treviso. Mom, trattative tra Rsu e azienda

Martedì, 27 settembre 2022

Aggressioni, vivibilità dei turni, ferie, carenza di personale viaggiante e di organico nelle officine, impossibilità di usufruire e programmare ferie e permessi durante il periodo scolastico. E ancora: l’esiguo numero di trasformazioni di contratti di lavoro da part-time in full-time pur in carenza cronica di personale autista, il mancato rispetto della privacy e della normativa sul diritto allo sciopero e la discussione sul premio di risultato mai avviata.

Sono tanti i temi al centro delle trattative avviate dalle Rsu della Mom (l’azienda di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso), composta da Fit Cisl, UGL e Uiltrasporti, con la direzione aziendale.

“Fermo restando che i turni a nastro lungo possono prevedere un impegno del lavoratore fino a 14 ore al giorno e quindi peggiorano la qualità della vita – commenta Stefano Bergamin della Segreteria Fit Cisl Belluno Treviso e coordinatore della RSU - anche i turni con nastro più corto possono creare disagio perché contengono un impegno continuo alla guida del mezzo nel traffico cittadino, dove il traffico, i dossi, gli incroci non consentono di mantenere l’orario e costringono l’autista a dei veri tour de force”.

“Fa piacere - conclude Bergamin - la dichiarazione del presidente della Provincia di Treviso, in cui riconosce che il lavoro dell’autista è pesante complicato e sottopagato. Ricordo al presidente che in quanto socio di maggioranza di MOM – sottolinea - potrebbe prendere le decisioni conseguenti a quanto dichiarato riconoscendo da subito un adeguato trattamento sia normativo che economico al personale. Un esempio di riconoscimento da parte del presidente Marcon – suggerisce, infine, Bergamin - potrebbe essere quello di far elargire i bonus facoltativi previsti dal decreto aiuti”.

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