Rovigo. Da CAPA a CMP: le lavoratrici rigenerano l'azienda

Venerdì, 11 gennaio 2019

Nel 2017 hanno rischiato di rimanere senza lavoro e adesso puntano a toccare la soglia di un milione e 200mila euro di fatturato per il 2019.
Sono le socie della cooperativa Centro Moda Polesano, inaugurata lo scorso novembre a Stienta, in provincia di Rovigo.
Un esempio di “Workers Buyout” (azienda rigenerata dai lavoratori), una formula nata negli Stati Uniti d’America che vede i lavoratori costituirsi in cooperativa e rilevare la precedente attività in cui lavoravano e poi fallita, diventando così “imprenditori di se stessi”.
“Abbiamo avuto la possibilità di prenderci una rivincita e continuare il nostro lavoro, in un territorio dove non è facile rimettersi in gioco a cinquant’anni – racconta con orgoglio la presidente Claudia Tosi -. Prima lavoravamo nella Cooperativa Polesana Abbigliamento (Capa), che dal 1962 si occupava della realizzazione di capi d’alta moda. Nel 2017 la realtà è andata in forte difficoltà, per vari motivi, fra cui la crisi del settore, fino alla liquidazione coatta amministrativa. Ma la voglia di continuare nella propria professione, in cui siamo esperte e qualificate – aggiunge - era troppo forte e grazie alla collaborazione attiva con Legacoop Veneto, sindacati e Banca Popolare Etica siamo riuscite a rilevare l’attività e fondare il Centro Moda Polesano”.
La cooperativa, fondata inizialmente dalla Tosi insieme a 21 colleghe, adesso conta 38 dipendenti, collabora con grandi marchi italiani e internazionali dell’alta moda, è in espansione e spera di poter acquistare entro breve tempo il capannone che la ospita.
“La rabbia e il panico di quando ti dicono che da lì a domani perderai il lavoro sono fortissime – ricorda ancora Claudia Tosi - ma non debbono mai frenare o bloccare. Nessuna di noi è una ragazzina, ma abbiamo tante competenze sfruttabili, che non andavano disperse. Siamo un buon esempio di lavoro di squadra che funziona, e questo ci permette di rimanere in carreggiata e mantenere a testa alta il proprio posto di lavoro”.