Quota 100? Il patronato INAS si organizza per informare ed assistere

In attesa che Governo e Parlamento approvino le norme definitive su Quota 100 e che l'Inps emani le circolari applicative, il patronato Inas Cisl si sta preparando in tutte le sue sedi del Veneto a far fronte alle richieste di informazioni e anche di assistenza nella domanda per chi intenderà beneficiarne.
In effetti attorno a Quota 100 si è accesa una grande attenzione e attesa da parte dei lavoratori più anziani di età interessati al pensionamento anticipato rispetto alle regole attuali.
Sono molti però i fattori variabili che entreranno in gioco.
Ad oggi si sa di certo che le risorse a disposizione sono contingentate dalla Legge di Bilancio (3,9 miliardi di euro per il 2019, primo anno della sperimentazione) e che devono sostenere non i soli i costi di Quota 100 ma anche di APE Sociale, del mancato adeguamento dell'aspettativa di vita e di opzione donna. Definitivi anche i due requisiti base: 62 anni di età e 38 anni di contributi.
Le stime che vanno per la maggiore indicano come possibili utilizzatori poco più di 300.000 lavoratori (gli aventi diritto sulla base dei due requisiti sarebbero però molti di più) che in proporzione alla popolazione lavorativa, sarebbero 35-40mila in Veneto.
Lavoratori che sceglieranno se pensionarsi anticipatamente sulla base di tanti fattori, valutando i pro e i contro, tra cui ad esempio la consistenza della riduzione dell’importo della pensione percepita che, secondo alcuni esperti, potrebbe ridursi fino al 25-30 % rispetto alla scadenza “Fornero” .
L’Inas ha quindi messo nel conto un grande afflusso di persone interessate a verificare se ne sono tra i beneficiari (e per le quali si provvederà ad un controllo dei requisiti), poi l’importo della eventuale pensione (e quindi il suo calcolo indicativo) ed infine le scadenze (dimissioni, finestre, ecc.)
Sul conto dell’impegno organizzativo è stato anche considerato che, a seguito della riduzione degli sportelli Inps aperti al pubblico, la gran parte degli interessati si riverserà sulle sedi dei patronati e quindi dello stesso Inas che, in Veneto, offre la maggiore rete uffici e sportelli nel territorio.