Primo incontro tra la neoeletta segreteria di Cisl Veneto e il presidente della Regione Luca Zaia.
Affrontare con politiche mirate e interventi concreti la crisi demografica, porre mano quanto prima a un piano casa che sostenga in primis i giovani e le persone in cerca di lavoro, aumentare l’attrattività del Veneto utilizzando ogni leva utile, supportare il settore manifatturiero nel far fronte alle attuali difficoltà con una imponente programmazione di politica industriale, garantire la tenuta del sistema sanitario e sociosanitario e, più ampiamente, di welfare.
Ecco quanto sul tavolo del confronto, ieri mattina, nel primo incontro della neoeletta segreteria di Cisl Veneto con il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, nel corso del quale Cisl ha evidenziato quelle che ritiene le emergenze da affrontare con urgenza per il territorio e i fronti di priorità su cui è necessario agire con politiche di lungo sguardo e iniziative concrete.
Temi e questioni – si è sottolineato da parte del sindacato – che chiedono una visione globale e sistemica: per una loro efficace lettura e interpretazione, come per una loro risolutiva gestione.
«È necessaria una visione d’insieme – evidenzia il segretario generale Massimiliano Paglini – per una progettualità di ampio respiro da condividere tra i diversi attori (istituzionali, economici, di rappresentanza…): un forte patto per lo sviluppo della nostra regione, affinché il Veneto recuperi ruolo e competitività all’interno del sistema Paese e delle macroaree interregionali europee. E per questo è necessario potenziarne la capacità attrattiva, che si traduce prioritariamente nella capacità di realizzare politiche abitative diffuse e offrire un sistema di servizi sociosanitari e di welfare efficienti e di qualità, che consentano condizioni di vita e di lavoro sostenibili».
«Un confronto avvenuto in un clima cordiale, aperto, costruttivo e concreto» spiega Paglini, che ha incontrato il governatore veneto insieme agli altri due componenti di segreteria Stefania Botton e Andrea Sabaini: «Abbiamo espresso la nostra grande preoccupazione per la situazione economica e sociale del Veneto, sia riguardo alla congiuntura interna e globale, sia per le emergenze strutturali che, se non troveranno rapidamente risposte e interventi adeguati, rischiano di deflagrare nel medio termine, pregiudicando la tenuta del sistema economico-produttivo privato e pubblico e conseguentemente anche il sistema del welfare».
Tra i temi affrontati anche la gestione dell’accoglienza delle persone migranti, l’autonomia differenziata e l’addizionale Irpef.