Part time verticale: riconosciuti per legge i contributi nelle settimane non lavorate

Lunedì, 04 gennaio 2021

La legge di Bilancio 2021 (art.1, comma 350) conferma il diritto per i lavoratori a part time verticale ciclico di avere riconosciuti i periodi settimanali non lavorati come utili ai fini del diritto alla pensione.
Governo e Parlamento hanno così finalmente codificato quanto già disposto dalle direttive dell’Unione Europea e da numerose sentenze dei giudici italiani.
Ai lavoratori interessati queste settimane di inattività verranno conteggiate proporzionando il totale della contribuzione annua al minimale contributivo settimanale.
Chi ha già concluso questo tipo di rapporto di lavoro, per ottenere il riconoscimento di questi periodi deve necessariamente presentare domanda all’Inps.
I trattamenti pensionistici maturati con questa nuova regola non possono decorrere prima dell’entrata in vigore della legge.
Nel predisporre i conti sui costi derivati dalla introduzione di questa norma si è ipotizzato una spesa pensionistica aggiuntiva pari a poco più di 57 milioni di euro nel triennio 2021-2023.
Il recupero medio per lavoratore dovrebbe attestarsi tra le 7-9 settimane. In prevalenza dei casi si tratta di donne.  
In Veneto le sedi locali del patronato INAS hanno ottenuto negli anni scorsi sentenze a favore dei lavoratori, opponendosi all’Inps in diverse sedi giudiziarie tra cui Venezia, Padova, Belluno e Treviso.
Ora basta solo la circolare INPS per chiudere positivamente una normativa nazionale smaccatamente in contrasto con quella europea.