Porto Marghera. Due infortuni mortali in pochi giorni, Cisl: “Investire in prevenzione e formazione”

Martedì, 01 febbraio 2022

Un operaio di circa 50 anni è deceduto questa mattina, intorno alle 11:00, all’interno della Ecoprogetto di Fusina, ditta che si occupa del ciclo di trattamento, valorizzazione e smaltimento dei rifiuti.

Secondo le prime informazioni sembra che l’operaio, che lavorava per una ditta esterna, stesse operando su un impianto di selezione della plastica quando è precipitato da un’impalcatura. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118 che hanno cercato di rianimare l'uomo, ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La dinamica dell’incidente è adesso al vaglio della polizia e degli ispettori dello Spisal.

Si tratta del secondo infortunio mortale sul lavoro, nel giro di pochi giorni, a Porto Marghera.

Nei giorni scorsi infatti è morto un operaio di 57 anni, Luciano Crepaldi, di Cavarzere, dopo una decina di giorni di ricovero in ospedale in seguito ad un incidente sul lavoro all’interno della Pilkington, azienda produttrice di vetro per l'edilizia.

L’infortunio sarebbe stato causato da una pala meccanica che ha urtato un furgone che a sua volta ha investito Crepaldi. L’operaio, dipendente di una ditta esterna, la Carpenterie Ferrari, subito soccorso, ha riportato un ematoma alla testa ed è stato ricoverato all’ospedale dell’Angelo di Mestre per un intervento. “Dopo alcuni giorni – informa Giuseppe Callegaro, Segretario generale Femca Cisl Venezia - sembrava che il quadro clinico andasse per il meglio, purtroppo abbiamo saputo che giovedì 27 è venuto a mancare. Il nostro sindacato -aggiunge - congiuntamente con Filctem Cgil e Uiltec Uil oggi ha chiesto un incontro urgente alla direzione aziendale per un approfondimento più preciso sulle dinamiche dell’incidente. Dobbiamo investire sempre di più in prevenzione e formazione sul settore della gestione dei lavori eseguiti da terzi – sottolinea Callegaro - perchè questi sono i momenti più critici dove solitamente succedono gli infortuni e, spesso, quelli più gravi”.

Prevenzione e formazione sono invocate anche da Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto. “Sono notizie drammatiche, quelle che arrivano da Venezia oggi – commenta - È un altro giorno nero per il lavoro, segnato dalla tragica morte di due lavoratori. Sono tutti incidenti che erano evitabili, con la corretta applicazione delle norme – denuncia Refosco - Ribadiamo che serve un'azione straordinaria di vigilanza e di formazione delle persone. È sempre più urgente procedere con il Piano strategico regionale per la sicurezza sul lavoro e chiediamo alla Regione – conclude - di accelerare i lavori per dare avvio alle azioni di prevenzione, controllo e coordinamento a partire dai settori più a rischio”.

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