Pordenone. Cisl Veneto e FVG, “Alleanze e sinergie tra territori per lo sviluppo del Nordest”

Martedì, 25 ottobre 2022

Come far ripartire il Nordest? Quali solo le attrattività del nostro territorio per i giovani? Come poter affrontare le sfide del mercato del lavoro?

Il Segretario generale della Cisl nazionale, Luigi Sbarra, si è confrontato ieri a Pordenone, nel corso dell’incontro su “Tendenze, transizioni, attrattività. Quale progetto per lo sviluppo del Nordest?”, promosso dalle Cisl del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, con i Presidenti delle due regioni Luca Zaia e Massimiliano Fedriga.

Rafforzamento delle competenze e valorizzazione dei giovani sono i due punti chiave su cui lavorare, così come è emerso anche dalla ricerca “Tessere insieme futuri possibili” presentata dalla Fondazione Nordest. Dal 2000, infatti, le regioni italiane non sono riuscite a tenere il passo di quelle europee, determinando una crescita molto contenuta del PIL. Inoltre, tra il 2011 e il 2019, le due regioni hanno registrato un saldo negativo tra laureati “esportati” verso l’estero e quelli importati: nello specifico, 9.520 laureati per il Veneto e 2.198 per il Fvg, un’emorragia che all’Italia in generale costa circa 3miliardi l’anno.

“Nei decenni scorsi – ha spiegato in apertura dei lavori Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto - il Nordest ha trainato la crescita economica del Paese. Ora, in un momento di profonda metamorfosi del sistema economico, sociale e lavorativo, c'è il rischio di una crisi di vocazione per i territori del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. È perciò il momento di mettere in campo una visione strategica condivisa, che vada oltre i confini amministrativi e realizzi progetti comuni”.

“Una delle scommesse per il NordEst – è il pensiero del Segretario generale Cisl Fvg, Alberto Monticco – non può che riguardare la formazione delle competenze, sia dei lavoratori sia delle imprese e delle istituzioni, come leva di competitività del sistema e attrattività del territorio”.

Il richiamo alle sinergie è stato ripreso anche dai governatori Fedriga e Zaia. “Oltre alla carenza di materia prima – ha sottolineato Massimiliano Fedriga - c’è una forte carenza di manodopera e di disponibilità di lavoro. Oggi tutte le aziende hanno difficoltà a recepire personale e su questo bisognerà intervenire”.

“Per il rilancio del Nordest – ha aggiunto Zaia - anzitutto bisogna chiedere al Governo che metta presto mano a un provvedimento che vada a calmierare quello che la guerra e il covid ci hanno lasciato in eredità. Dall'altro lato diventare territorio di riferimento: non siamo più la periferia dell'impero, abbiamo oggi un Governo che condivide la nostra visione, e penso che su infrastrutture, ambiente, sociale, sanità e molto altro ancora abbiamo molto da dire”.

Un messaggio al nuovo Governo appena insediatosi è stato, infine, lanciato dal Segretario generale della Cisl nazionale, Luigi Sbarra. “Bisogna aprire subito un confronto sul tema della crescita e del rilancio degli investimenti pubblici e privati – ha dichiarato - guardare allo sviluppo sostenibile, accelerare l’attuazione partecipata del Pnrr, sostenere il lavoro nel profilo quantitativo e qualitativo con un forte intervento su politiche attive, formazione, crescita delle competenze. Serve una nuova ed efficace politica dei redditi – ha poi aggiunto il Segretario Cisl - per tutelare il potere di acquisto delle retribuzioni, ridurre le tasse a lavoratori, pensionati e famiglie e arrivare a un accordo sulla riforma delle pensioni per scongiurare lo ‘scalone Fornero’ nel 2023 per dare al sistema previdenziale maggiore flessibilità e inclusione per giovani e donne. E ancora – ha concluso - politica industriale ed energetica, infrastrutture materiali e sociali, Mezzogiorno, rilancio della scuola e della sanità, sostegno alla non autosufficienza”.

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