Longarone. Safilo, Femca Cisl: “Aperti al confronto con Thélios, ma necessaria salvaguardia occupazione”

Mercoledì, 05 luglio 2023

Femca Cisl Veneto e Femca Cisl Belluno Treviso si dichiarano aperte al confronto con Thélios, l’azienda del settore dell’occhialeria disposta ad acquisire lo stabilimento della Safilo di Longarone e ad assorbire parte dei lavoratori attualmente impiegati.

“È doveroso da parte sindacale – ha precisato Gianni Boato, Segretario generale della Femca Belluno Treviso - ricercare tutte le strade possibili affinché non vada disperso un importante presidio industriale del territorio e vengano individuate valide soluzioni occupazionali in grado di garantire posti di lavoro, in continuità con quanto presente oggi in Safilo, ma anche e soprattutto in prospettiva. Va detto – ha aggiunto Boato - che ci sono 458 lavoratori che, per quanto ci riguarda, devono trovare tutti una soluzione e che Thélios si dice pronta a farsi carico di una parte di queste persone. Inizieremo a discutere con loro per capire meglio il perimetro, le condizioni e la natura delle proposte, così come saremo pronti anche noi a elencare le nostre per il bene di tutti i lavoratori che rappresentiamo”.

“Se nei prossimi giorni dovessero emergere altre soluzioni complementari – ha dichiarato Stefano Zanon, Segretario generale della Femca Cisl Veneto - noi saremmo pronti a confrontarci con tutti coloro che saranno disposti a investire in questo territorio, proponendo soluzioni di sviluppo industriale e occupazionale, prima di tutto per i 458 dipendenti di oggi, ma anche e soprattutto per quelli che mi auguro potranno consolidarsi in futuro. Se ci fossero le condizioni per l’ingresso di altre realtà dell’occhialeria in questa operazione di salvaguardia delle competenze e delle professionalità che oggi i lavoratori di Safilo garantiscono – ha sottolineato Zanon - noi prima di tutto chiederemmo alla stessa Safilo di farsi carico di quella grande responsabilità sociale che, in una vicenda come questa, l’azienda è chiamata a esercitare senza se e senza ma, garantendo a chi arriva e vuole investire in questo territorio le condizioni per poterlo fare”.

“Le soluzioni per i 458 lavoratori devono avere un quadro complessivo simultaneo - hanno concluso Zanon e Boato - non ci possono essere tempi di gestione diversi e soprattutto non possono esserci soluzioni che definiscano lavoratori di serie A, che trovano una sistemazione immediata, e altri di serie B, ai quali non viene data prospettiva, lasciandoli in un limbo di incertezze e frustrazioni. Di conseguenza bisogna ragionare con qualsiasi player che potrebbe essere interessato alla professionalità dei 208 dipendenti che rimarrebbero fuori dalla proposta di Thélios”.

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