Crisi Melegatti. Da oggi sciopero ad oltranza

Giovedì, 25 gennaio 2018

Nuovo stop della Melegatti. Per l’azienda dolciaria veronese il futuro torna ancora molto incerto. Se l’emergenza natalizia era stata superata grazie all’accordo tra i vertici dell’azienda e il fondo maltese Abalone Asset Management che aveva finanziato la campagna di panettoni e pandori, salvandone la produzione, lo stesso non si può dire per la campagna pasquale che ad oggi è bloccata.

Manca infatti l’accordo con il Fondo che dovrebbe chiudersi entro la settimana; senza intesa, a meno di soluzioni alternative, c’è il rischio fallimento. La risposta sindacale è stata netta. «E’ stato proclamato il blocco totale del lavoro perché siamo di fronte ad una situazione di stallo, resa ancora più insostenibile – spiega Giampaolo Veghini (Fai Verona) – dalla mancanza di garanzia del pagamento degli stipendi di gennaio, dopo che già nei tre mesi prima di Natale i lavoratori non avevano visto un soldo, a cui si aggiunge l’attività antisindacale da parte dell'avv. Emanuela Perazzoli (amministratore delegato) che interviene sul diritto di sciopero dei lavoratori».

In un comunicato stampa Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil di Verona fanno sapere che «l'iniziativa andrà avanti fintanto che non saranno fornite rassicurazioni chiare e documentate dell'avvenuto accordo quadro tra i soci e il Fondo Maltese o l'azienda non avrà trovato una soluzione alternativa sostenibile». È da ricordare infatti che un piano di ristrutturazione del debito credibile dovrà essere consegnato in Tribunale entro il 7 marzo. Intanto le tre sigle sindacali hanno deciso di presentare richiesta di un tavolo di confronto presso la Regione del Veneto per coinvolgere in questa sofferta vertenza livelli istituzionali superiori.