Covid-19. Refosco a Carraro: discutiamo su come ripartire

Giovedì, 26 marzo 2020

Gianfranco Refosco risponde ad Enrico Carraro che, in una intervista, ha accusato il sindacato di averlo “pugnalato alle spalle”.
Dopo aver chiarito le ragioni che hanno sostenuto la richiesta sindacale di una restrizione della attività lavorativa: ridurre al massimo il numero delle persone fuori casa, così come indicato dalle autorità sanitarie e dagli esperti, il segretario di Cisl Veneto conferma la piena validità del Protocollo regionale anti-Covid-19.
“Certo che fa differenza per una azienda trovarsi dentro o fuori il cerchio di chi continua a lavorare – sottolinea - come è anche certo che la soluzione dei codici ATECO non può che essere esaustiva: le filiere sono complesse e giustamente serve flessibilità e buon senso per performare il sistema. Non a caso il provvedimento governativo era e rimane flessibile”.
Non si può dire però che il sindacato sia indifferente alle ragioni delle imprese, come ha dimostrato negli anni della recessione.
Quindi più che lanciare accuse e spargere dubbi e ansie, “Varrebbe la pena cominciare sul serio a discutere sul domani, ridando valore al ruolo delle rappresentanze”.
Le questioni da affrontare subito sono il che fare per recuperare le produzioni, i mercati, i redditi perduti. Da qui un invito al confronto: “Perché non ci diamo subito da fare per costruire un patto per la ripresa che metta in campo tutte le flessibilità sull’organizzazione del lavoro, anche pensandone di nuove e rompendo altri tabù?”
Magari anche coinvolgendo la Regione con le sue prerogative.