Cisl. Nasce Iscos Veneto, sabato 18 l’inaugurazione dell’hub

Mercoledì, 15 settembre 2021

Nasce, promosso da Cisl Veneto, il comitato regionale di Iscos, l’Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo, associazione senza scopo di lucro della Cisl nazionale nata nel 1983. Avrà sede operativa a Zané, nel Vicentino, in un capannone che fungerà da hub per lo stoccaggio e l’invio di beni, raccolti o acquistati grazie alle campagne di sensibilizzazione, in aiuto dei migranti lungo la rotta dei Balcani.

L’inaugurazione ufficiale è prevista per sabato prossimo, 18 settembre, ma la raccolta fondi e beni di prima necessità è stata avviata, su iniziativa della Cisl Veneto, già ad inizio anno, subito dopo la distruzione, a causa di un grosso incendio, del campo profughi di Lipa (in Bosnia Erzegovina) lo scorso 23 dicembre 2020.

Finora sono stati raccolti più di 22mila euro (oltre 17mila dei quali all’interno del sistema Cisl sul territorio) e consegnate circa 70 tonnellate di materiali, tra cibo, vestiti e calzature pesanti (tra cui 3400 paia donate da un’azienda veronese che produce in Bosnia), sacchi a pelo e tende, medicine e articoli per la pulizia personale, ma anche cellulari per consentire ai profughi di rimanere in connessione durante il lungo viaggio.

“Abbiamo sentito la chiamata immediata e urgente a un’azione di solidarietà di fronte a un’emergenza umanitaria così grave solo a poche ore di viaggio da casa nostra - spiega Gianfranco Refosco, Segretario generale di Cisl Veneto - Da tempo la Cisl chiede una revisione delle politiche migratorie perché urge uscire dall’ottica emergenziale per passare finalmente a una politica immigratoria intelligente, strutturata e programmata. Ma intanto – prosegue - siamo tutti sollecitati a operare concretamente, per tutto quanto ci è possibile, agendo sui territori con iniziative come questa”.

“Siamo rimasti sorpresi dall’immediata risposta di tante persone all’appello lanciato da Cisl Veneto – aggiunge Giancarlo Pederzolli, referente Iscos Veneto – sia sul fronte delle donazioni da parte di privati cittadini, associazioni e qualche impresa, ma anche rispetto ai volontari, che oggi sono una ventina, ma ai quali se ne stanno aggiungendo tanti altri, provenienti in particolare dalle fila dei nostri sindacalisti e attivisti”.

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