Cisl Venezia. Michele Zanocco riconfermato Segretario generale

Zanocco, 56 anni, veneziano, era stato eletto Segretario generale lo scorso novembre al posto di Paolo Bizzotto, andato in pensione. Inizia la sua carriera alla Fochi Filippo Spa, azienda di costruzione e manutenzione di impianti petrolchimici, quindi passa alla Speedline, fonderia del comparto automotive, dove è rappresentante sindacale aziendale dei lavoratori (Rsu). Diventa operatore sindacale della Fim Cisl Padova nel 1995. Nel 1999 è eletto Segretario della Fim Cisl Venezia, ruolo che ricopre fino al 2008, quando entra a far parte della Segreteria regionale della stessa categoria, di cui diventa segretario generale dall’anno seguente al 2013. Nello stesso anno è eletto nella Segreteria della Fim Cisl nazionale con le deleghe nei settori ferroviario, elettrodomestico, cantieristico, aerospaziale e difesa, elettronica e microelettronica, appalti e informatica, formazione professionale, fondi interprofessionali e mercato del lavoro. Dal 2020 l’incarico di segretario amministrativo e organizzativo della federazione.

“Tra le prossime priorità indifferibili del sindacato – ha annunciato Zanocco – vi sarà il rilancio della portualità, passando innanzitutto per la conclusione dei lavori del Mose e la creazione delle conche di navigazione necessarie a garantire continuità e sviluppo alla pesca (a partire dalla marineria di Chioggia, la prima in Italia), ma anche alle attività industriali, commerciali e crocieristiche. Serve poi lavorare per lo sviluppo industriale dell’area del petrolchimico di Porto Marghera – ha aggiunto - anche attraverso la necessaria istituzione della Zona logistica semplificata (ZLS), sia per l’avvio di attività che guardino alla transizione verde della chimica che per la crescita di quelle di carattere industriale compatibili e sicure per le persone come per l’ambiente. Vanno poi supportati anche nuovi modelli di turismo, commercio e servizi – ha concluso - all’insegna della sostenibilità per Venezia e per tutto il litorale, settori che rappresentano oltre il 50% dell’occupazione nel territorio».