Cisl Veneto, tesseramento: nel 2017 oltre i 413.000 soci

Giovedì, 08 febbraio 2018

Il tesseramento 2017 della Cisl del Veneto si è chiuso con 413.624 associati, 1.770 in più rispetto all’anno precedente.

La positiva variazione sul totale è il risultato di dinamiche molto diverse tra le 19 federazioni di categoria e le associazioni collaterali alla Cisl. «Nelle nostre valutazioni prendiamo come riferimento l’anno 2008, ultimo prima della crisi occupazionale» spiega, tabelle alla mano, il segretario Onofrio Rota, non mancando di puntualizzare che «a dispetto di chi predicava il nostro declino, i numeri (tutti collegati ad un nome e ad un versamento della quota di adesione) confermano il nostro buon stato di salute e lo stretto legame con i lavoratori».

A partire dal manifatturiero dove il calo delle tessere non va oltre il 4,5% degli iscritti 2008: «una perdita minima - commentano in Via Piave - se si considera quanti posti sono stati persi in questo settore grazie alla perseverante opera di ricostruzione del rapporto associativo, tanto che abbiamo più iscritti rispetto a 9 anni fa nei comparti che in questi anni hanno continuato a crescere, come l’agroalimentare».

Saldo di poco negativo (meno 4%) anche nel lavoro pubblico dove però spiccano i quasi 1.400 iscritti in più nella Scuola dove il governo ha sbloccato le assunzioni. Il Terziario privato invece porta un saldo positivo di 16.500 iscritti, risultato del boom del tesseramento tra i lavoratori del commercio e del turismo (quasi 17mila in più) che coprono abbondantemente le modeste perdite registrate nel 2017 tra bancari, postali e trasporti dove hanno pesato le crisi aziendali ed il mancato turn over.

Boom di iscrizioni anche tra i lavoratori che, perso il posto di lavoro, entrano in Naspi mantenendo così, con un tesseramento speciale il rapporto associativo con la Cisl. «Nel 2017 è anche rallentato il calo degli iscritti tra i pensionati - sottolinea Rota- e ci sono ottime possibilità di tornare nel giro di quale anno in attivo. Tirando le somme la Cisl torna a confermarsi come la prima organizzazione sociale del Veneto, con un tesseramento che si mantiene strettamente connesso al mercato del lavoro e quindi ai lavoratori. La controprova ce l’abbiamo nelle elezioni delle RSU dove cresciamo sia di voti che di delegati eletti in tutti i settori».