Cerea (VR). Domani manifestazione sindacale davanti a Cereabanca

Giovedì, 06 giugno 2019

“Manifestiamo perchè vogliamo dare voce e coraggio ai lavoratori di questo istituto di credito che da mesi, anni, con grande spirito di appartenenza e responsabilità, hanno lavorato per ottenere i risultati dichiarati in bilancio, ma che allo stesso tempo non hanno il giusto riconoscimento per il lavoro svolto”. Così Rosaria Di Martino, segretaria di First Cisl Verona, sintetizza le ragioni che hanno spinto il sindacato a manifestare solidarietà e sostegno ai dipendenti di “Cereabanca 1897” in vista dello sciopero indetto per il prossimo 13 giugno.
In banca vigerebbe un pessimo clima aziendale e una scarsa attuazione delle regole contrattuali: almeno 36 gli articoli del Contratto collettivo nazionale di lavoro disattesi secondo i sindacati.
“Cereabanca1897 – spiega Di Martino - è un tipico caso di “un uomo solo al comando” dove il comando sta, contrariamente alle norme statutarie, in capo a chi esercita il ruolo istituzionale attribuitogli dal ruolo di Presidente. Le funzioni esecutive sono vietate dallo Statuto della Banca, ma il presidente decide su tutto e il Cda appare svuotato da ogni possibile intervento in sede di discussione e confronto”.
“Ma la questione che più preoccupa il sindacato – sottolinea la segretaria First - è che tra le mansioni che il presidente avoca a sé c'è anche la gestione del personale. Questo comporta una fortissima pressione psicologica su ogni dipendente. Insulti, ingiurie, persino atteggiamenti e toni minacciosi che arrivano a toccare la delicata sfera delle molestie nei luoghi di lavoro”.
Tra le richieste avanzate dai sindacati all’ICCREA (il gruppo di cui la banca fa parte): la redistribuzione dei poteri, l'immediata cessazione di ogni attività esecutiva del Presidente (in particolar modo la gestione del personale) e il pieno rispetto di tutte le norme contrattuali e di legge.