Celebrazioni 160° Unità d’Italia. Cisl Veneto pubblica i Diari veneti dal 1848 al 1918

“Una storia raccontata attraverso decine e decine (565 per essere precisi) episodi apparentemente minori ma che, messi in fila uno dietro l’altro, rivelano la reale dimensione del Risorgimento veneto e della Grande Guerra in terra veneta”. Scrive così Daniele Ceschin nella prefazione ai “Tre diari veneti per l’Italia unita” curati da Mauro Pitteri per la Cisl del Veneto dove si riconosce “un ideale, ma non invisibile, filo tricolore che lega gli eventi che dal 1848 portano alle battaglie del Piave e del Grappa”.
Il Veneto e l’Italia, un legame indissolubile che Pitteri sottolinea introducendo i Diari con una meticolosa descrizione delle origini della bandiera della Repubblica Veneta del 1848, il cui Consiglio dei Ministri, presieduto da Daniele Manin, volle “composta di tre colori, verde, bianco e rosso… In alto in campo bianco fasciato dai tre colori il Leone giallo. Con i tre colori comuni a tutte le bandiere odierne d’Italia si professa la comunione italiana. Il Leone è simbolo speciale di una delle italiane famiglie”.
“La pubblicazione in un unico volume dei tre Diari (Risorgimento, Unione all’Italia e Grande Guerra) - sottolinea il Segretario Gianfranco Refosco – è il contributo della Cisl del Veneto alle celebrazioni del 160° dell’Unità d’Italia il cui valore e significato, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria ed economica determinata dalla pandemia, è stato sottolineato dal Presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno”.
Un libro di 223 pagine, diviso in tre tomi (uno per Diario), che si può leggere un episodio alla volta, arricchito da interventi di Mario Isnenghi e Paul Ginsborg e da numerose illustrazioni.
Si comincia nel 1844 con il coro dell’Ernani cantato per le calli dai veneziani e censurato dagli Austriaci, “Si ridesti il Leon di Castiglia…”,  e si conclude con “Tacciono le armi, suonano le campane” che Francesco Iori ha tratto dal diario di Libero Mondin nella pagina del giorno di Ognissanti 1918: la guerra era finita.
I Tre diari sono reperibili nelle sedi Cisl.