Carcere Belluno. Fns Cisl“Salute Mentale: struttura inidonea: così com’è va chiusa”

Giovedì, 11 gennaio 2018

«L’inadeguatezza della struttura e le poche risorse messe a disposizione dall’Asl locale hanno generato un susseguirsi di eventi critici, anche molto gravi (aggressioni, tentativi di incendi, distruzione di mobili), situazioni nelle quali talvolta l’incolumità dei poliziotti penitenziari è stata lesa costringendoli a cure mediche, anche di lunga durata. I locali sono fatiscenti, piccoli e inadeguati e i detenuti soffrono di gravi patologie psichiatriche che necessitano di assistenza h24, cosa che la struttura non riesce assolutamente a garantire, quindi così com’è va chiusa». Queste le parole con cui Robert Da Re (Fns Belluno Treviso) spiega la richiesta avanzata dal Sindacato Cisl della Sicurezza di chiudere la sezione Articolazione per la tutela della salute mentale del Carcere di Belluno. Dopo la chiusura nel 2015 di tutti gli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), quattro detenuti sono stati trasferiti in questa sezione che da subito si è dimostrata inidonea per il lavoro degli operatori penitenziari e sanitari, oltre che per i detenuti stessi. Dopo diverse richieste da parte delle organizzazioni sindacali, nell’ottobre scorso c’è stato un incontro con il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria di Padova: i dati esposti hanno legittimato quanto denunciato dai sindacati e il Provveditore ha preso coscienza dell’insostenibile situazione creatasi, ma ancora nulla di concreto è stato fatto.