Belluno. Al via un nuovo fondo per il welfare locale

Giovedì, 18 ottobre 2018

Un fondo che riunisce tutte le associazioni di rappresentanza sindacali e datoriali , gli enti locali e la diocesi di Belluno-Feltre per affrontare sinergicamente il dramma dello spopolamento del Bellunese e i disagi sociali ed economici che esso reca alle famiglie, agli anziani e ai giovani.
Il tutto si è celebrato a Palazzo Piloni, a Belluno, lunedi scorso. “Fondo Welfare e Identità territoriale”, in una giornata che il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin ha definito “storica”, è nato portando la firma dei rappresentanti di Provincia, Conferenza dei Sindaci, Cgil e Cisl, Consorzio Bim Piave, il vescovo monsignor Renato Marangoni, Confartigianato, Ascom, Appia, Confagricoltura e Confindustria.
“Dopo 10 anni di crisi e di aumento delle disuguaglianze - spiega Rudy Roffarè, di Cisl Belluno Treviso - il territorio ha trovato la forza di dare avvio ad una rete che fa della solidarietà la sua cifra distintiva. Il fondo, nato su iniziativa sindacale, è riuscito a raccogliere attorno a sé tutti gli attori locali e ha l’obiettivo di operare per il bene comune dei bellunesi, con interventi finalizzati a far fronte ai bisogni della collettività”.
In particolare, il fondo interverrà mettendo in campo iniziative a sostegno della identità territoriale, delle famiglie, della conciliazione fra tempi di lavoro e tempi di vita, della genitorialità, del lavoro giovanile e del diritto alla casa. Più in generale, sono previsti interventi finalizzati ad affrontare l’invecchiamento della popolazione, il disagio sociale e le marginalità.
Due gli organismi previsti dallo statuto del fondo: il Consiglio e il Tavolo di lavoro, che avrà un ruolo operativo e sarà composto dagli enti finanziatori e le rappresentanze locali e verrà coordinato dal presidente della Provincia.