5° Congresso Cisl Venezia: Michele Zanocco rieletto segretario generale
Michele Zanocco resta alla guida di Cisl Venezia. Questo l’esito del quinto congresso di Cisl Venezia, svoltosi lunedì 7 e martedì 8 aprile al Laguna Palace di Mestre (Venezia). Così hanno deciso i 262 delegati e delegate, che hanno confermato alla Segreteria dell’organizzazione provinciale anche Dario De Rossi e Monica De Stefani. Cisl Venezia affronta il prossimo quadriennio all’insegna della continuità, anche per via degli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni, con un aumento degli iscritti che l’ha portata a oltre quota 72 mila.

«Da questo congresso ne esce una Cisl Venezia rafforzata, più convinta e consapevole della propria forza – spiega il riconfermato Michele Zanocco –. Una Cisl Venezia che vuole andare oltre, che non si siede sugli allori dei buoni risultati ottenuti ma vuole essere protagonista del nostro territorio». Zanocco, infatti, parla proprio dell’ascesa della Cisl Venezia registrata di recente. «Siamo un’organizzazione credibile – osserva – che fa attività nei luoghi di lavoro. I nostri iscritti sono, in maggioranza, persone attive, sfatando il mito che fare sindacato sia una cosa per pensionati».
Presente anche il segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini che nel suo intervento ha detto: «Come Cisl abbiamo una enorme responsabilità che da sempre è parte fondante della nostra ragione di vita. Fare scelte controcorrente per invertire il declino e per generare sviluppo, lavoro, diritti, a partire dalla nostra regione che sta vivendo tre emergenze fortissime: abitativa, demografica, sociale. Dalla transizione industriale che necessita di progettualità e visione strategica, anche per le nuove produzioni, alla difesa e l’allargamento del welfare, integrando pubblico e contrattuale, fino alle politiche di inclusione, in primis per garantire a tutti i cittadini una casa sostenibile e accessibile: sono le coordinate minime sulle quali abbiamo sollecitato l’impegno della Regione». «Fare rete, unire le forze, costruire alleanze, attingendo al patrimonio ideale e valoriale di figure fondatrici di Cisl in Veneto come Anselmi e Corazzin – ha aggiunto – può davvero consentirci di cambiare il corso della storia».
A chiudere i lavori la segretaria generale di Cisl nazionale Daniela Fumarola: «Grazie a tutta la squadra della Ust Cisl Venezia per il grande lavoro che porta avanti ogni giorno sia sul piano della progettualità e del riformismo, sia sul versante della solidarietà, della coesione sociale e della partecipazione, valori che sono scritti nella nostra stessa identità. Venezia ha sempre incarnato modernità, apertura e innovazione. Ma oggi bisogna rispondere alle criticità del territorio: penso alle sofferenze dei settori metalmeccanico e metallurgico, ma anche nella moda, abbigliamento, edilizia, legno, chimica. Serve un rinnovato impegno sulla reindustrializzazione di Porto Marghera, sostenere il turismo che rappresenta oltre il 50 per cento dell’economia veneziana. Va affrontato anche il difficile nodo dell’inclusione di alcune fasce sociali: donne e giovani in primis, ma anche tanti migranti che ogni giorno contribuiscono al benessere delle nostre comunità ma vedono mortificati diritti e tutele. Bisogna dare risposte concrete, a partire dal grave problema abitativo, senza concedere nulla a populismo e demagogia, attraverso percorsi reali di integrazione, inclusione e partecipazione che chiamano anche il sindacato ad un lavoro specifico in sede bilaterale, contrattuale e di rappresentanza».