13° Congresso regionale di Fit Cisl Veneto: riconfermato segretario generale Claudio Capozucca

Lunedì, 31 marzo 2025

Contratti scaduti da oltre un anno, situazioni di pesante illegalità in aziende di logistica, frequenti aggressioni sul posto di lavoro e un’incontrollata proliferazione di contratti collettivi nazionali sottoscritti da sigle sindacali non riconosciute. Sono solo alcuni dei nodi critici dei settori rappresentati da Fit Cisl Veneto, introdotti nella sua relazione dal confermato segretario generale Claudio Capozucca. A rieleggerlo l’Assemblea di delegati e delegate della federazione – che tutela i lavoratori di trasporti, logistica eigiene ambientale–, riunita il 27 e 28 marzo a Lazise (Verona) per il suo 13° Congresso regionale. Accanto a Capozucca, resta in Segreteria Marino de Terlizzi, di Venezia, con il ruolo di segretario generale aggiunto, ed entra Gianluca Di Filippo, di Verona.

Primo sindacato a livello regionale per la mobilità ferroviaria e il trasporto pubblico locale, Fit Cisl Veneto sta vedendo crescere in maniera considerevole (+41%) il numero di iscritti, passati dai 7.984 di gennaio 2022 agli 11.273 di dicembre 2024. In particolare, i settori in cui si è registrato il più alto incremento di iscritti sono logistica merci e autotrasporto (+59%), trasporto ferroviario (+30%) e trasporto pubblico locale (+20%).

«Rappresentiamo settori diversi, ognuno con tratti specifici ma anche con proprie fragilità. A partire da quello di logistica merci e autotrasporto che si trova ad affrontare il grave problema dell’illegalità e del connesso “dumping contrattuale” interno, o il trasporto pubblico locale, che ha un Ccnl scaduto ormai da 15 mesi e tante aziende alle prese con una crisi finanziaria profonda – ha spiegato il riconfermato segretario generale Claudio Capozucca, alla guida della categoria anche per i prossimi quattro anni –. E poi c’è il trasporto ferroviario, l’ultimo vero asset strategico nazionaleper affrontare le sfide future legate alla sostenibilità, alla competitività economica e all’integrazione territoriale: un ambito bisognoso di sostegno continuo da parte di Stato, Regioni e settore privato, attraverso investimenti, innovazione e politiche mirate. E ancora il trasporto aereo, alle prese con scali aeroportuali frammentati nella loro gestione, il proliferare di compagnie low cost e il problema dell’elevato turnover dei lavoratori, che se ne vanno a causa di salari troppo bassi e condizioni di lavoro ultraflessibili, spesso non contrattate con i sindacati». «Infine il settore dell’igiene ambientale richiede una non più rimandabile semplificazione contrattuale – ha aggiunto ancora Capozucca –, ossia in concreto quella riduzione dei contratti nazionali del lavoro oggi esistenti (ben oltre mille) che permetterebbe anche di arginare le pratiche di concorrenza sleale negli appalti pubblici o privati».

«Rafforzare la rappresentanza nelle periferie del lavoro per costruire e rafforzare diritti e tutele è la ragione genetica del libero sindacato scritta nella nostra Costituzione – ha sottolineato anche il segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini, intervenuto nel corso dei lavori –. E i salari si difendono con il rinnovo dei contratti alla scadenza e con la nuova frontiera della partecipazione, che è la sfida per cambiare il Paese e contrastare dumping contrattuale e appalti selvaggi, aumentare il salario di produttività, investire in maggior sicurezza nel lavoro». «È necessario progettare una società più inclusiva anche in Veneto – ha aggiunto – che dia a chi viene a vivere e lavorare la garanzia di poter avere tempi certi per la cittadinanza. Solo così potremo dare risposte concrete per combattere l’inverno demografico».

Con il titolo “Guidiamo il cambiamento. Ad maiora”, il Congresso ha visto la presenza anche del segretario generale di Fit Cisl nazionale Salvatore Pellecchia.