Covid-19. In Veneto il 10% delle denunce di infortunio sul lavoro

Venerdì, 02 luglio 2021

Tra gennaio 2020 e il 31 maggio 2021, in Italia, sono state presentate all’Inail 175.323 denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19, di cui 18.540 dal Veneto, il 10,6% del totale.

La provincia veneta più colpita è stata Verona (23,4% dei casi), seguita da Treviso (17,5%), Vicenza (17,3%), Venezia (16,3%), Padova (16%), Belluno (6,4%) e Rovigo (3,1%).

Le denunce con esito mortale, nella nostra regione, riguardano il personale sanitario, conduttori di veicoli, impiegati e operai. In totale sono state 28 (il 4,4% delle 639 registrate in tutta Italia): 7 a Venezia, 6 a Padova e a Treviso, 5 a Vicenza, 3 a Verona e 1 a Rovigo.

La maggior parte delle denunce di infortuni sul lavoro da Covid-19 riguarda le donne (74,3%, contro il 25,7% degli uomini), mentre la classe di età più interessata è quella compresa tra 50 e i 64 anni (42,1%), quindi da 35 a 49 anni (36,1%), fino a 34 anni (20,5%) e oltre i 64 anni (1,2%).

Inoltre, il 78% delle denunce proviene dal settore “Sanità e assistenza sociale”, dove ospedali, case di cura e di riposo incidono per circa tre quarti dei casi, mentre l’assistenza sociale residenziale e non residenziale per anziani e disabili per oltre un quarto.

Tra le professioni, infine, la più colpita è stata quella dei tecnici della salute, come infermieri e fisioterapisti: 34,8% (di cui l’84% sono infermieri), seguita da operatori socio-sanitari (27,2%), operatori socio-assistenziali (10%) e medici (6,6%).

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