Sempre più una sola donna

Venerdì, 08 marzo 2013

Sempre meno donne sole, sempre più una sola donna.

Potrebbe essere questa la frase che rappresenta meglio questo 8 Marzo 2013, Giornata Internazionale delle Donne.

La giusta causa delle donne, la maggioranza del genere umano in gran parte dei Paesi del mondo, il nostro compreso, ha infatti compiuto degli enormi passi in avanti in questi ultimi anni, passi che si sono resi visibili proprio negli ultimi mesi.

Nessuno avrebbe immaginato la forza e la determinazione delle donne, giovani e non, che hanno partecipato al movimento storico della “primavera araba” e soprattutto che ne hanno saputo mantenere vivi gli ideali e le aspirazioni di democrazia, libertà e parità di diritti. Nelle piazze dell’Egitto, dell’Algeria, della Tunisia ci sono oggi le donne, con o senza velo ma tutte con eguale determinazione, a manifestare per cambiare le regole di società dove il potere è stato sempre appannaggio di pochi e sempre declinato al maschile. Le donne della Primavera Araba stanno dimostrando di essersi veramente meritate quel Nobel per la Pace del 2011 che gli è stato conferito assieme alle altre donne che, sempre in Africa, sono impegnate contro quelle guerre che stanno impendendo ogni sviluppo sociale ed economico di buona parte di questo continente.

Sono donne che hanno avuto la forza di uscire dall’isolamento individuale rompendo gli schemi di culture che le volevano subordinate all’uomo e che ora si sentono sempre più una sola donna.

Nessuno avrebbe nemmeno immaginato il coraggio delle donne di uno dei più grandi paesi del mondo e non solo come popolazione, l’India. Donne che hanno deciso di non accettare più la normalità della violenza contro di loro. Le donne indiane, che stanno ribattendo ad ogni stupro con manifestazioni pacifiche e civili coinvolgendo decine di migliaia di persone, hanno sollevato davanti a tutto il mondo il velo che tollerava e copriva la consuetudine alla violenza e alla sopraffazione in una società che non ha ancora oggi assunto gli insegnamenti del padre della nazione, il Mahatma Gandhi.

Anche le donne indiane si sentono di essere sempre più una sola donna.

Di questa capacità delle donne di unirsi, oltre tutti i confini sociali, politici e culturali e di globalizzare la lotta per i loro diritti ne è prova anche il successo di un evento fino a ieri inimmaginabile: il 14 febbraio scorso milioni di donne, organizzate da 5.000 associazioni, hanno partecipato a One Billion Rising. Di questa iniziativa ci ha colpito il fatto che si è svolta contemporaneamente in 200 diversi Paesi del mondo, tra cui, l’Afghanistan, la Somalia, l’Angola e l’Etiopia.

Il rispetto delle donne e la effettiva eguaglianza nei diritti e nelle opportunità sono questioni ancora irrisolte anche in Italia. Molto ostacoli sono stati abbattuti, anche grazie alle lotte e alle conquiste sindacali nell’ambito dei diritti al lavoro, fattore primario per la piena autonomia delle persone, ma l’impressione che si ricava dal continuo aumento dei casi di violenza, omicidi compresi, contro le donne, è che è la loro emancipazione non sia accompagnata da un eguale maturazione culturale di molti uomini. Nulla però può fermare questo progresso: anche le donne che vivono in Italia si sentono sempre più una sola donna. Speriamo sia così anche per quelle che, molto più numerose di prima, sono state elette al Parlamento.