LA DOPPIA CRISI

Mercoledì, 09 marzo 2011
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A gennaio 2008 le aziende venete del settore tessile-abbigliamento e calzaturiero occupavano 72 mila lavoratori: 9 mila in meno rispetto a quelli del gennaio 2005. Ma già a dicembre 2008, con l'affacciarsi della recessione internazionale. gli occupati faticavano a toccare le 69 mila unità.
Poi la crisi internazionale ha aggiunto un carico pesante sulle fatiche di un settore tra i più globalizzati ed esposti alla concorrenza internazionale. Gli effetti sono testimoniati dal ricorso alla Cig, in tutte le sue versioni: 8,3 milioni di ore nel 2009, 15,2 nel 2010. Negli stessi due anni circa 300 aziende hanno aperto procedure di crisi che hanno riguardato anche l'occupazione. Risultato: altri 7 mila posti di lavoro persi in questi ultimi due anni.
Mario Siviero, Segretario regionale della Femca-Cisl aggiunge altri elementi utili a comprendere le condizioni del settore "la crisi internazionale ha colpito un po' tutte le aziende, ma non in uguale misura. Più il tessile dell'abbigliamento. Nel complesso il calo delle vendite va da un minimo del 10% a punte del 30/40%".
Ma il concetto di fondo è che questa attività produttiva, che in Veneto conta su marchi importanti (da Valentino a Diesel) ma che poggia soprattutto su aziende non visibili al consumatore, viveva già un profondo declino. "Chi era già in difficoltà- aggiunge Siviero- con la crisi è andato ancora più giù. Qualcuno è anche affondato". In effetti molte "aziende -madri" per evitare il tracollo hanno riportato dentro il lavoro decentrato (come la Benetton e la Marzotto). Le perdite di produzione si sono scaricate quindi sulle aziende contoterziste che hanno chiuso i battenti o sospesa la produzione ricorrendo alla Cig in deroga. Non a caso questo tipo di Cig ha assorbito nei due anni (2009-2010) il 75% delle ore autorizzate (11,2 mln) anche se la percentuale del "consumo" effettivo è molto più bassa (circa il 45%) delle altre gestioni.
Significativo l'uso dei contratti di solidarietà nelle grandi aziende. Ne sono stati firmati 17 in altrettante aziende tra cui il più grande del Veneto, per numero di lavoratori coinvolti: quello della Forall Confenzioni di Vicenza per 736 lavoratori. Rimane comunque l'incognita: cosa accadrà nel 2011?

Femca Cisl, Veneto crisi