5 gennaio 1850. Licenziati ferrovieri per motivi politici
Radetzky, governatore del Lombardo-Veneto, epura 22 dipendenti delle ferrovie colpevoli di aver partecipato alla rivoluzione liberale, fra cui Tommaso Meduna, ingegnere, fratello dell'architetto Giovanni Battista. I più noti sono Angelo Milesi, ingegnere della stazione di Mestre che «portando bandiera tricolore alla testa degli operai», aveva proclamato in quel borgo la repubblica. E l'ingegner Antonio Cappelletto che aveva partecipato alla presa di forte Marghera. Nel 1848, altri ingegneri si erano arruolati chi in artiglieria marina, chi nelle fortificazioni di Marghera, dell'Estuario e di Vicenza.