28 ottobre. 1848. Debrunner è sorpreso dal coraggio italiano

Venerdì, 28 ottobre 2011

Lo svizzero Debrunner raccontando le vicende della sua piccola compagnia a difesa di Venezia (126 uomini), è sorpreso dai soldati di forte Marghera che rischiano la vita per rialzare su ogni lunetta un tricolore ogni volta che il fuoco nemico ne spezza l’asta. Scrive: «questi tratti di coraggio eroico non sono rari presso gli italiani». Il giorno prima, a Fusina, una palla di cannone rompe l’antenna di una barca e getta in mare la bandiera; il mozzo Antonio Zorzi, chioggiotto dodicenne, si getta in acqua e nuotando tra i proiettili la riporta a bordo e la issa nuovamente gridando «Viva l’Italia!»