Vigili del Fuoco: a Venezia mancano personale e mezzi

Mercoledì, 06 novembre 2019

Settanta unità di personale in meno (su una forma complessiva di 600 unità), mezzi in continua manutenzione e autopompe con una media di 18 anni di servizio.
È il bilancio, poco consolatorio, della Cisl Fns (Federazione Nazionale Sicurezza) di Venezia sulla situazione in cui si trova ad operare il corpo dei Vigili del Fuoco della Città metropolitana.
“Parliamo – dichiara il segretario generale Lorenzo Zanon – di un territorio dove troviamo una zona industriale molto attiva, una attività portuale di passeggeri e merci in piena espansione, un aeroporto con 12 milioni di passeggeri all’anno, una città storica sulla laguna, nodi stradali e autostradali trafficati da migliaia di mezzi pesanti che portano merci in tutta Europa e una popolazione che raddoppia nei mesi estivi”.
Secondo Zanon, su un organico costituito al momento da 500 operativi nel servizio di soccorso esterno e 100 tra amministrativi, funzionari e logistici, mancherebbero 40 unità operative esterne, 20 di personale amministrativo e tecnico e 10 tra funzionari e ispettori operativi.
“A questo – denuncia il segretario FNS - si aggiunge anche una carenza dei mezzi operativi di intervento terrestri e lagunari in continua manutenzione, mentre le poche nuove assegnazioni sono spesso lasciate in autorimessa per mancanza delle attrezzature con cui si opera in intervento. Per non parlare della situazione in cui versano i mezzi lagunari della sede cittadina di Ca’ Foscari – conclude - sottoposti ad una usura elevata causata dagli interventi in laguna e tra canali e rii veneziani con ogni condizione di tempo: un ambiente che deteriora velocemente le autopompe lagunari (che già hanno un’età media di 18 anni) sia come scafo e motore sia come strumentazione”.