Verona. Flat tax partite Iva: cosa è cambiato

Martedì, 16 luglio 2019

Sono trascorsi sei mesi da quando la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto la flat tax al 15% per le partite Iva per i contribuenti che l’anno scorso hanno avuto ricavi/compensi fino a 65mila euro.
La Felsa Cisl di Verona ha cercato di tirare le somme e capire cosa sia cambiato nella provincia scaligera.
L’indagine della Felsa è stata presentata in una conferenza stampa che si è svolta stamattina nella sede del sindacato in Lungadige Galtarossa.
Secondo i dati Istat/Forze di lavoro, negli ultimi anni i “lavoratori in proprio” hanno segnato una costante crescita: nel corso del 2017 in provincia di Verona erano pari a 58.275, nel 2018 sono passati a 59.300 e si prevede che supereranno quota 60.000 nel 2019 (nei primi tre mesi dell’anno le nuove partite Iva sono state 2.996).
I settori nel Veronese dove si sono registrate più partite Iva sono stati le attività professionali (20,2% del totale), il commercio (17,8%) e le costruzioni (9,1%). Rispetto alla fascia d’età, il 45,7% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 32,2% da soggetti dai 36 ai 50 anni.
"Questi numeri – ha dichiarato il Segretario Felsa Cisl Veneto Emiliano Galati - ci indicano un aumento su base annuale del 30-40% di aperture di nuove partite Iva nel Veronese. C'è da sottolineare - aggiunge - che oltre l'80% sono aperture involontarie o meglio ‘costrette’ e solo il 20% sono aperture volontarie".