Venezia: 12esima Assemblea su Sicurezza e Salute nel lavoro

Mercoledì, 11 luglio 2018

Sono già 6 dall’inizio dell’anno ad oggi i morti sul lavoro in provincia di Venezia. 
Un marinaio russo schiacciato da un portellone durante le manovre di scarico, un operaio schiacciato da un camion in movimento, un artigiano caduto dall’impalcatura di un edificio in ristrutturazione, due coltivatori diretti schiacciati in seguito al ribaltamento del proprio trattore e, ultimo in ordine di tempo, l’operaio originario del Bangladesh schiacciato dal nastro trasportatore mentre lavorava all’interno di una lavanderia industriale lo scorso 26 giugno. 
Tre lavoratori dipendenti, due coltivatori diretti ed un artigiano. 
In totale, negli ultimi 8 anni, si parla di ben 48 decessi nel veneziano: 6 nel 2011; 4 nel 2012; 3 nel 2013; 9 nel 2014; 5 nel 2015; 7 nel 2016; 8 nel 2017 e 6 appunto nei primi sei mesi dell’anno in corso. 
Le cifre non possono che destare preoccupazione e pretendere la massima attenzione dal parte delle organizzazioni sindacali che hanno convocato la 12esima assemblea provinciale dei delegati aziendali, delle Rsu e degli Rls/Rlst su “Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: la gestione oltre l’emergenza”. 
L’incontro, in programma venerdì 13 luglio presso il Capannone del Petrolchimico a Marghera, sarà l’occasione per un confronto sul tema tra sindacati e rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni datoriali e degli enti paritetici provinciali. 
Ad introdurre i lavori dell’assemblea Nicola Criniti della Cisl Venezia, che sottolinea come l’assemblea di venerdì prossimo sia importante “perché è un momento di confronto tra organizzazione sindacali, rappresentanti aziendali e della sicurezza con tutti i soggetti che operano nell’ambito della salute e della sicurezza nel mondo del lavoro. Quest’anno, poi – aggiunge - assume ancora più valore perché si tiene in concomitanza con il confronto aperto in Regione, confronto da cui ci aspettiamo risultati concreti”. E’ infatti in via di elaborazione il testo del documento comune tra Regione e Parti Sociali che dovrebbe rappresentare un piano strategico di misure ed interventi finalizzati migliorare la sicurezza sul lavoro nella nostra regione. 
Il tavolo di discussione era stato aperto a Palazzo Balbi dopo il drammatico incidente alle Acciaierie Venete di Padova del 13 maggio scorso che è costato la vita all’operaio moldavo Sergiu Todita, gravissime ustioni per il romeno Marian Bratu (ancora ricoverato in Terapia Intensiva di Padova) e due altri feriti leggeri.