Veneto. In aumento le assunzioni nel secondo trimestre dell’anno

Venerdì, 27 agosto 2021

Nel secondo trimestre del 2021 il Veneto ha registrato un saldo positivo per 53.300 posizioni lavorative dipendenti, segnando +10.600 rispetto allo stesso periodo del 2020 (peggior saldo a causa del lockdown) e +50.400 rispetto al 2019.

Secondo i dati, diffusi da Veneto Lavoro, la maggior parte dei nuovi contratti riguarda rapporti di lavoro part time, pari al 32,8% delle assunzioni (tasso che per le donne sale al 45,6%).

In crescita soprattutto il turismo (+36.000 posizioni lavorative), favorito dalla stagione estiva, ma un incremento si è avuto anche nei settori metalmeccanico e costruzioni (+1.700 per entrambi).

Il secondo trimestre dell’anno ha visto anche una ripresa del lavoro somministrato, che ha registrato un saldo positivo per circa 7.000 posizioni lavorative: tra aprile e giugno le assunzioni in somministrazione a tempo indeterminato sono state circa 500, mentre quelle a tempo determinato 34.400.

Segno positivo anche i tirocini con 10.500 attivazioni, il 60% delle quali tra i giovani.

I disoccupati disponibili registrati presso i Centri per l’impiego del Veneto, invece, al 30 giugno scorso erano circa 366.000 (soprattutto donne, 57%), la metà dei quali iscritti da oltre 2 anni. Uno su due ha tra i 30 e i 54 anni (189.000), mentre i giovani rappresentano il 21% e gli over 55 il 28%. I laureati sono 35.000 (il 10%), mentre molti sono in possesso della sola licenzia di scuola media inferiore (45%).

In base alla distribuzione territoriale, Venezia conta il maggior numero di disoccupati (72.600), seguita da Padova (69.200), Verona (67.700), Treviso (66.400), Vicenza (57.800) e, infine, Rovigo (19.500) e Belluno (13.300).

Gli inoccupati, invece, ovvero coloro i quali non hanno mai lavorato e sono alla ricerca del primo impiego, sono circa 50.000.

Infine, in base ai dati Inps, le domande di NASpI presentate dai lavoratori subordinati rimasti senza lavoro hanno registrato un calo del 15% rispetto al secondo trimestre 2019, mentre risultano in aumento del 41% le DisColl, le indennità mensili di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi e a progetto (anche se la percentuale si riferisce a valori assoluti molto limitati: 342 domande quest'anno contro le 242 di due anni fa).

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