Veneto: firmato in Regione il Protocollo d’intesa per la cultura della legalità

Martedì, 30 luglio 2019

La prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni criminali nel tessuto sociale e produttivo del Veneto sono al centro di un Protocollo d’intesa (della durata di tre anni) firmato questa mattina, a Palazzo Balbi, tra la Regione, le parti sociali, l’Anci (Associazioni nazionale comuni italiani), l’Upi (Unione delle province d'Italia) e Banca d’Italia. Presenti, tra gli altri, il governatore Luca Zaia; Gianfranco Refosco, Christian Ferrari e Gerardo Colamarco di Cisl, Cgil, e Uil regionali, e il presidente di Unioncamere, Mario Pozza.

In base al Protocollo, la Regione promuoverà interventi per la diffusione della cultura della legalità nel mondo dell’impresa, degli enti locali, del lavoro e delle istituzioni scolastiche oltre a specifiche azioni di contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione. Inoltre, con l’eventuale supporto dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e della Banca d’Italia, attiverà monitoraggi sui settori economici in crisi e quindi maggiormente esposti alle infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.

Da parte loro, le parti sociali sosterranno gli imprenditori che presenteranno denunce di estorsione ed usura ed attiveranno, anche presso gli enti bilaterali esistenti, sportelli informativi per la raccolta di segnalazioni di eventi sospetti.

Prevista anche la costituzione, presso la Giunta regionale, di una Cabina di regia per raccogliere informazioni, monitoraggi e suggerimenti delle parti firmatarie per l’elaborazione di proposte e soluzioni comuni.

"La firma di questo protocollo per noi è molto importante perchè le istituzioni e le parti sociali, a partire da una proposta di Cisl, Cgil e Uil, dicono oggi all'unisono "No alla mafia in Veneto" – ha dichiarato Gianfranco Refosco - La lotta all'illegalità e alla mafia per la Cisl parte dalla tutela del lavoro, perché dove il lavoro è sfruttato e maltrattato si creano le condizioni per le infiltrazioni della malavita. Per questo – aggiunge - riteniamo molto positivo che il protocollo impegni gli enti pubblici e le imprese a una maggior attenzione e tutela negli appalti di lavori e attività e il sindacato veneto sarà impegnato fin da oggi per trasformare gli impegni sottoscritti in buone pratiche territoriali."